Dettati di parole (classe prima)

In questa sezione potete trovare tanti dettati di parole per i bambini della classe prima del ciclo primario (ex prima elementare).

Dettati di parole

Testi

Dettati di parole semplici

Difficoltà ortografiche: parole con due sillabe

CANE – SOLE – MARE – LUNA – FILO – NERO – TOPO – MELA – SALE – GOLA

DITO – PANE – RAMO – MANO – FUMO – VASO – MOLO – MELO – NASO – GUFO

FARO – BUCO – NOME – PINO – NAVE – GELO – PACE – APE – DITO – TANA

Dettati di parole con le doppie

Difficoltà ortografiche: parole con le doppie

LATTE – LETTO – COLLA – …

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Raffinato ma capiente: il vaso da zenzero nei dipinti

Di questo curioso vaso panciuto  mi sono accorta osservando una natura morta di Paul Cézanne del 1895 intitolata Pot de gingembre (ginger jar in inglese), cioè “vaso da zenzero“.

In effetti non era la prima volta che lo vedevo: Cézanne lo ha inserito in decine di dipinti, probabilmente per la sua forma molto semplice assimilabile a un solido geometrico (era lui quello che intendeva «trattare la natura secondo il cilindro, la sfera e il cono»). Eccolo in una Natura morta con mele del 1893-1894, avvolto da una reticella dotata di manici.

Non conoscendo bene quest’oggetto, ma essendo un’appassionata di design dei contenitori (in passato ho scritto dell’aryballos, del rhyton, del calice römer e del cassone nuziale) ho iniziato a documentarmi, scoprendo una storia affascinante e un repertorio vastissimo.
Ma andiamo con ordine: cos’è esattamente il vaso da zenzero? E quando compare per la prima volta in pittura?
William Henry Hunt, Natura morta con vaso da zenzero, 1825, acquerello su carta, cm 19×25, Yale Center for British Art, Londra
Secondo gli storici nacque in Cina durante la dinastia Tang (618-907) come contenitore per le spezie. La sua forma tipica è globulare, con un collo brevissimo e una larga bocca spesso dotata di coperchio. Il vaso è generalmente in porcellana, materiale perfezionato nella stessa epoca simile alla terracotta ma basato su un impasto di caolino e quarzo. Il risultato è un prodotto particolarmente duro ma sottile, dalla superficie liscia e brillante.
Con la dinastia Ming (1368-1644) i vasi da zenzero assunsero una colorazione prevalentemente bianca e blu cobalto e decori a forma di piante, animali o paesaggi. Non mancano anche vasi di colore verde – generalmente esagonali – o decori policromatici.

Questi vasi, che intanto in Cina erano diventati oggetti preziosi di grande valore simbolico (ma ve n’erano anche versioni povere per il trasporto), sbarcarono in Europa nella seconda metà del XVII secolo con l’intensificarsi degli scambi commerciali di tè con l’Estremo Oriente. Nella stessa epoca la conoscenza della cultura cinese venne diffusa in Europa dal gesuita Athanasius Kircher (1602-1680) attraverso il suo trattato La Chine illustrée de plusieurs monuments tant sacrés que profanes.Naturalmente si tratta di descrizioni piuttosto fantasiose perché il monaco non si recò mai in Cina ma utilizzò i materiali inviati dai missionari. Non solo: tutto il suo lavoro era teso a dimostrare che la civiltà cinese discendesse da quella egizia (per fare questo paragonò i geroglifici ai segni della scrittura cinese) e che in origine fossero cristiani (questo giustificava le missioni gesuitiche che avrebbero dovuto far “riscoprire” ai cinesi le loro radici).

Al di là di questi aspetti, la moda delle cineserie impazzò presto in tutta Europa. Avere una stanza “alla cinese” divenne quasi un obbligo in ogni palazzo reale e ben presto si tentò di imitare sia la porcellana sia le sue decorazioni (la famosa ceramica di Delft blu e bianca nasce come tentativo di copiare i vasi provenienti dalla Cina).
Stanza della porcellana, 1763-1764, Palazzo di Schönbrunn, Vienna
È in questo periodo, tra Seicento e Settecento, che il vaso da zenzero compare nei dipinti olandesi (non è un caso: gli olandesi erano grandi navigatori e commercianti) assieme ad altri prodotti costosi come calici veneziani, bicchieri römer, tazze ricavate da conchiglie nautilus, vassoi in argento, tappeti orientali nonché agrumi del Mediterraneo.Tuttavia non si tratta solo di prove di virtuosismo o di celebrazioni della ricchezza dei committenti: queste tele sono sempre vanitas, ammonimenti visivi che ci ricordano la brevità della vita e dei suoi piaceri, come suggerito nella tela seguente da un piccolo orologio aperto sul tavolo.
Willem Kalf, Natura morta con vaso in porcellana cinese, 1669, olio su tela, cm 78×66, Indianapolis Museum of Art
Juriaen van Streeck, Natura morta con tazza di nautilus e vaso di zenzero, 1660-1687, olio su tela, cm 49×41, Kunsthistorisches Museum, Vienna
Appartengono a questa epoca e alla stessa area geografica alcune curiose riproduzioni in argento del vaso da zenzero cinese, con decorazioni riprese dal repertorio classico e dimensioni decisamente maggiorate. Il vaso in foto è alto 42 cm mentre gli originali cinesi vanno dai 18 ai 26 cm di altezza.

Dopo questo primo momento di gloria il vaso da zenzero ricompare nei dipinti nell’Ottocento, in un momento in cui inizia a diventare un oggetto più a buon mercato ampiamente diffuso nelle case europee.Eccolo in un quadro del 1869 dell’olandese Maria Vos (1824-1906), in cui è raffigurato un angolo di un negozio di antiquariato coi suoi ricchi decori blu che risaltano sui toni caldi dell’insieme.

Qui invece è stato dipinto nel 1876 dallo statunitense William Michael Harnett (1848-1892) con la stessa rete impagliata usata per il trasporto che abbiamo visto all’inizio nelle opere di Cézanne.

La cordicella è presente anche nella tela del 1890 del pittore americano di trompe l’oeil John Frederick Peto (1854-1907).

Il britannico Henry Stacy Marks (1829-1898) ha scelto invece di rappresentare il vaso da zenzero nelle mani dell’antiquario Frederick Litchfield, un fine intenditore di ceramiche cinesi bianche e blu, così di moda tra il 1870 e il 1890. Qui sta esaminando un vaso dell’epoca Kangxi (1662-1722).

Accanto al collezionismo di pezzi originali esisteva un’ampia produzione inglese, tedesca e statunitense che riprendeva la forma tondeggiante del vaso da zenzero applicando sulla superficie colori e decori di tradizione europea. Ne sono stati realizzati anche esemplari con motivi vegetali in rilievo, in stile Art Nouveau, e con finiture iridescenti a lustro. Ma i pittori preferivano sempre gli originali!

Il vaso da zenzero era un oggetto talmente famoso che alcuni artisti erano anche grandi collezionisti. Tra questi lo statunitense James Abbott McNeill Whistler (1834-1903), proprietario di una collezione di oltre duecento pezzi (non solo barattoli da zenzero…), di cui alcuni visibili in questo Autoritratto nello studio del 1865.

Whistler è anche autore di un disegno in stile giapponese del 1878 che raffigura il tanto amato vaso cinese…

… nonché dell’allestimento tra il 1876 e il 1877 della Peacock Room (stanza del pavone) per le porcellane cinesi del magnate britannico della navigazione Frederick Leyland, nella sua casa di Londra (oggi la stanza è esposta allo Smithsonian di Washington).

Qualche anno dopo, esattamente nel 1885, un bel vaso da zenzero esagonale, di colore turchese, compare in un’insolita natura morta di Vincent van Gogh, circondato da alcune mele e usato come vaso da fiori.

Quella di riempirlo di fiori è una scelta abbastanza frequente, come dimostrano tanti dipinti di fine Ottocento/inizio Novecento.
Floris Arntzenius, Nasturzi in vaso da zenzero, 1890-1925
George Hendrik Breitner, Vaso di fiori, 1900-1923
Frans Oerder, Anemoni in vaso da zenzero, 1910-1944
Un vaso da zenzero con fiori si trova anche in un suggestivo dipinto del 1916 dell’olandese Jan Mankes (1889-1920)…

… e in tanti quadri di Henry Matisse, come questa Natura morta con Pensieri di Pascal del 1924…

… e questa Natura morta con limoni del 1943.

Insomma, questo vasetto così esotico non smise di esercitare il suo fascino per oltre trecento anni! Ne restò incantato persino l’ideatore del Neoplasticismo Piet Mondian (guarda caso un olandese).Nel 1901, quando non aveva ancora intrapreso il suo percorso verso l’astrazione, ne dipinse uno esagonale, di colore turchese, assieme a cinque mele e un piatto sopra un piano ricoperto da un drappo. È chiaro che, come in Cézanne, l’intento non è la creazione di una vanitas bensì quello della ricerca geometrica e compositiva.

Il vaso da zenzero ritorna dieci anni dopo, quando Mondrian conobbe le opere cubiste di Pablo Picasso e Georges Braque, come oggetto su cui sperimentare nuovi linguaggi. Nel 1911 dipinge Natura morta con vaso da zenzero I, una vista del tavolo da lavoro che ricorda ancora le nature morte della tradizione se non fosse per il trattamento sintetico degli oggetti.

Dell’anno seguente è Natura morta con vaso da zenzero II, una composizione di gusto cubista nella quale l’unico tocco di colore è il celeste del contenitore cinese.

Sappiamo come proseguirà il suo percorso: al posto di vasi e tavoli solo linee verticali e linee orizzontali; al posto delle nuance ocra e turchesi solo toni di grigio e piani rossi, gialli e blu.
Il vaso di zenzero stava per completare il suo ciclo vitale nella pittura, ma rimane nelle opere conservate nei musei, a testimoniare il contatto creativo tra cultura materiale e riflessione concettuale e le epoche passate di fertili scambi estetici tra oriente e occidente.

Esercizi di Analisi delle Sillabe: Impara a Dividere le Parole in Sillabe

L’analisi delle sillabe è una delle prime abilità linguistiche che i bambini imparano durante la scuola primaria. Imparare a dividere correttamente le parole in sillabe è fondamentale per migliorare la lettura, la scrittura e la pronuncia. Gli esercizi di analisi delle sillabe aiutano i bambini a comprendere la struttura delle parole e a leggere in modo più fluido e sicuro. Questa capacità non solo migliora la capacità di lettura, ma facilita anche l’apprendimento della grammatica e dell’ortografia.Per i bambini della scuola primaria, in particolare quelli di prima e seconda elementare, imparare a riconoscere le sillabe e a dividerle correttamente è un passo essenziale. Questi esercizi non solo li aiutano a migliorare la precisione nella scrittura, ma permettono anche di leggere con maggiore sicurezza e velocità. In questo articolo, esploreremo diversi esercizi di analisi delle sillabe, progettati per supportare i bambini nella divisione corretta delle parole, aiutandoli a diventare lettori più competenti e sicuri.A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF gli “Esercizi di Analisi delle Sillabe: Impara a Dividere le Parole in Sillabe, Italiano per la Scuola Primaria“.Indice
Perché è importante imparare a dividere le parole in sillabe?Imparare a dividere le parole in sillabe è una competenza chiave nell’apprendimento della lingua italiana. Le sillabe sono i mattoni della fonetica e permettono ai bambini di capire meglio la struttura delle parole. I vantaggi dell’analisi delle sillabe includono:Aiutare la pronuncia: Dividere le parole in sillabe aiuta i bambini a pronunciare meglio le parole, soprattutto quando si trovano davanti a parole nuove o difficili da leggere.Migliorare la lettura: Dividere le parole in sillabe permette ai bambini di leggere in modo più fluente e senza esitazioni. La lettura segmentata facilita la comprensione dei testi, soprattutto per parole lunghe o complesse.Sviluppare una scrittura più accurata: Quando i bambini imparano a sillabare correttamente, riescono anche a scrivere meglio, riducendo gli errori di ortografia. Riconoscere le sillabe giuste aiuta a non confondere le lettere o le doppie.Favorire la comprensione della grammatica: L’analisi delle sillabe supporta l’apprendimento delle regole grammaticali, aiutando i bambini a riconoscere prefissi, radici e suffissi nelle parole.Esercizi di analisi delle sillabe per bambini della Scuola PrimariaEsercizio 1: Dividi le parole in sillabeUno degli esercizi più semplici e diretti per iniziare a insegnare ai bambini a sillabare le parole è quello di fornire una lista di parole e chiedere loro di dividerle correttamente in sillabe.Come svolgere l’esercizio:Fornisci una lista di parole semplici come “cane”, “tavolo”, “bicicletta” e chiedi ai bambini di dividerle in sillabe: ca-ne, ta-vo-lo, bi-ci-cle-tta.
Incoraggia i bambini a battere le mani o a toccare il banco ogni volta che sentono una nuova sillaba, per aiutarli a interiorizzare il ritmo della parola.Questo esercizio aiuta i bambini a sviluppare un’idea chiara di come le parole siano composte da più parti e favorisce una lettura più fluida.Esercizio 2: Giochi di sillabazioneI giochi sono uno strumento potente per insegnare ai bambini attraverso il divertimento. Un modo interattivo per praticare la divisione in sillabe è attraverso giochi di carte o puzzle.Come svolgere l’esercizio:Crea delle carte con parole divise in sillabe (ad esempio, “ca”, “ne”, “ta”, “vo”, “lo”) e chiedi ai bambini di abbinarle per formare la parola completa.
Puoi anche usare immagini di oggetti e chiedere ai bambini di abbinare l’immagine alla parola corretta suddivisa in sillabe.Questo tipo di esercizio è perfetto per rendere l’apprendimento della divisione in sillabe più coinvolgente e meno formale, aiutando i bambini a visualizzare e comprendere meglio il concetto.Esercizio 3: Scrivi le parole sillabateUn altro esercizio utile è chiedere ai bambini di scrivere parole sillabate. Questo non solo aiuta a consolidare la comprensione delle sillabe, ma migliora anche la loro abilità di scrittura.Come svolgere l’esercizio:Fornisci una serie di parole e chiedi ai bambini di scriverle, suddividendo correttamente le sillabe. Ad esempio, “bicicletta” diventa bi-ci-cle-tta.
Puoi aumentare il livello di difficoltà aggiungendo parole più lunghe man mano che i bambini acquisiscono più fiducia nella divisione sillabica.Esercizi avanzati per bambini più grandiMan mano che i bambini progrediscono nella loro capacità di sillabazione, possono affrontare esercizi più complessi che li sfidano a riconoscere sillabe in parole lunghe e complesse.Esercizio 4: Identifica la sillaba iniziale e finaleUn esercizio avanzato consiste nel chiedere ai bambini di identificare la prima e l’ultima sillaba di una parola. Questo aiuta a sviluppare una comprensione più profonda della struttura delle parole.Come svolgere l’esercizio:Fornisci una lista di parole come “telefono”, “matita”, “fiore” e chiedi ai bambini di identificare la sillaba iniziale (te-, ma-, fio-) e quella finale (-no, -ta, -re).
Dopo aver individuato la sillaba iniziale e finale, invita i bambini a pronunciare l’intera parola sillabata.Questo esercizio rafforza la capacità di riconoscere le sillabe in diverse posizioni, migliorando la comprensione della struttura delle parole.Esercizio 5: Completa le paroleUn altro esercizio utile per affinare la capacità di analisi delle sillabe consiste nel fornire ai bambini parole incomplete, chiedendo loro di aggiungere le sillabe mancanti.Come svolgere l’esercizio:Scrivi parole incomplete, come “te-le-“, “ma-ti-” o “fi-re”, e chiedi ai bambini di completarle con le sillabe corrette: “fono”, “ta”, “ore”.
Puoi rendere l’esercizio più interessante proponendo delle immagini corrispondenti alle parole da completare.Questo esercizio stimola il pensiero logico e la memoria visiva, migliorando la capacità di riconoscere le sillabe mancanti e completare correttamente le parole.Suggerimenti finali per migliorare la divisione in sillabeRipetizione quotidiana: Anche solo 10-15 minuti al giorno di esercizi di sillabazione possono fare una grande differenza. La ripetizione è fondamentale per consolidare l’apprendimento e migliorare la sicurezza del bambino.
Integrare la lettura: La lettura regolare di libri adatti all’età dei bambini aiuta a rafforzare la comprensione delle sillabe. Leggere lentamente e dividere le parole in sillabe durante la lettura è un ottimo esercizio.
Lodare i progressi: Ogni volta che un bambino riesce a sillabare correttamente una parola, è importante lodarlo e riconoscere i suoi progressi. Questo rinforza la sua motivazione e fiducia.
Rendere la pratica un gioco: Trasformare la sillabazione in un gioco, come gare di velocità o puzzle, rende l’apprendimento più divertente e meno stressante per i bambini.Seguendo questi esercizi e suggerimenti, i bambini della scuola primaria saranno in grado di dividere le parole in sillabe in modo corretto, migliorando la loro capacità di leggere, scrivere e pronunciare correttamente le parole. L’apprendimento dell’analisi delle sillabe è un passo cruciale nel percorso linguistico di ogni bambino e, con la pratica costante, diventeranno sempre più abili nel padroneggiare la lingua italiana.Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF gli “Esercizi di Analisi delle Sillabe: Impara a Dividere le Parole in Sillabe, Italiano per la Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:Domande Frequenti su ‘Esercizi di Analisi delle Sillabe: Impara a Dividere le Parole in Sillabe, Italiano per la Scuola Primaria’Cosa sono gli esercizi di analisi delle sillabe?Gli esercizi di analisi delle sillabe aiutano i bambini a imparare a dividere correttamente le parole in sillabe. Questo processo è fondamentale per migliorare la lettura, la scrittura e la pronuncia, poiché permette ai bambini di comprendere meglio la struttura delle parole.
A che età sono indicati questi esercizi?Questi esercizi sono ideali per i bambini della scuola primaria, solitamente a partire dalla prima elementare, quando iniziano a familiarizzare con la divisione delle parole in sillabe durante l’apprendimento della lettura e della scrittura.
Come si svolgono gli esercizi di analisi delle sillabe?Gli esercizi includono attività in cui i bambini devono dividere parole in sillabe, identificarle o completare parole separandole correttamente. Alcuni esercizi possono prevedere l’uso di schede didattiche, giochi o attività di gruppo.
Perché è importante imparare a dividere le parole in sillabe?La divisione delle parole in sillabe è importante perché aiuta i bambini a leggere in modo fluido, migliorare la comprensione delle parole e a pronunciarle correttamente. Inoltre, è una base utile per l’ortografia e la scrittura corretta.
Questi esercizi possono essere fatti a casa?Sì, molti esercizi di analisi delle sillabe possono essere svolti a casa con materiali semplici come carta e penna. Esistono anche giochi e app educative che possono supportare l’apprendimento in un contesto più interattivo.
Quanto tempo dovrei dedicare a questi esercizi con mio figlio?Anche solo 10-15 minuti al giorno sono sufficienti per praticare la divisione in sillabe e migliorare gradualmente le competenze del bambino. La costanza è fondamentale per rafforzare l’apprendimento.
Cosa fare se mio figlio ha difficoltà a dividere le parole in sillabe?Se il bambino trova difficoltà, prova a usare parole più semplici e suddividere insieme a lui ogni parola battendo le mani per ogni sillaba. Puoi anche aiutarlo con immagini o giochi per rendere l’esercizio più divertente e interattivo.
Gli esercizi di sillabazione possono migliorare la lettura del mio bambino?Sì, imparare a dividere le parole in sillabe migliora la fluidità e la velocità di lettura, poiché permette al bambino di leggere le parole in modo segmentato, rendendo più facile la comprensione e la pronuncia corretta.Clicca per votare questo articolo!Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

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