Due giorni da designer a Lauco

Nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 luglio abbiamo realizzato un luogo magico insieme a tanti partecipanti, che ci hanno raggiunti per la creazione partecipata di una originale Playroom d’artista, nata dalla collaborazione tra Hervé Tullet e Alessandra Falconi, nell’ambito del progetto Terre d’incanti.

Si tratta di un posto coperto in cui le famiglie possono giocare. 

La Playroom propone diverse postazioni in cui riposarsi e nascondersi, comporre immagini con kit gioco progettati su misura per giocare anche dopo cena, quando arriva la notte e i colori fluorescenti sono tutti da scoprire.

La Playroom è aperta nei fine settimana di agosto (sabato e domenica), dalle 12.30 …

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La scuola delle nuvole

Nel giugno 2022, un gruppo di 50 insegnanti italiani ha vissuto un’esperienza artistica e pedagogica insolita. Hanno partecipano a due sessioni residenziali di 3 giorni che avevano l’obiettivo di trasformare le pratiche scolastiche grazie all’immersione nell’universo creativo di Hervé Tullet, artista, autore e illustratore francese noto per i suoi libri per bambini unici e giocosi. Nuove pratiche, come l’atelier collettivo e nuovi approcci, come l’installazione/area gioco, hanno alimentato l’esperienza didattica degli insegnanti che, allo stesso tempo, si sono arricchite di idee per il futuro lavoro con i bambini e le bambine a scuola.

Abbiamo messo al centro un’idea di scuola del futuro come “creazione gioiosa”, che si rivolge a tutti e tutte, nonostante la loro età, il loro rapporto con l’arte, il loro status. 

Nel cuore delle montagne del Friuli italiano, a Lauco, in una ex Latteria sono stati ideati nuovi atelier, insieme e diretti da Hervé Tullet, proposti come strumenti della formazione durante due settimane speciali in cui l’arte “dà forma” all’imparare. 

La parte artistica di Tullet è stata completata dall’esperienza formativa di Alessandra Falconi che ha aiutato gli insegnanti a collegare l’approccio d’artista allo sguardo pedagogico e didattico. Come portare certe pratiche nella scuola per permettere ai bambini di sperimentare una scuola creativa e divergente? I gesti liberi e l’accessibile vocabolario grafico di Hervé Tullet rivelano una tecnica pedagogica e artistica singolare. Un certo numero di chiavi per la liberazione della creatività di Hervé emergono e vengono messe a disposizione del mondo educativo in modo approfondito e profondo.

È questa originale esperienza pedagogica organizzata in due sessioni di Scuola delle nuvole che ha originato una futura masterclass online, disponibile dall’autunno grazie a Erickson. Attraverso 10 parole guida, si è cercato di immaginare una nuova scuola, di acquisire fiducia nel processo creativo, di cercare e trovare nuove “ancore” che possano liberare la propria creatività e la capacità di progettare per e con i bambini. 

Prima Scuola delle nuvole23/25 giugno 2022

Seconda Scuola delle nuvole30 giugno/2 luglio

Le parole e le immagini di chi ha partecipato alla masterclass

Alice M.

Ho sperimentato e imparato:

semplificare x approfondire: scegliere un elemento semplice (come la linea) per poterlo poi indagare in tutte le sue possibili variazioni (sapendo che sono pressoché infinite); la consegna è limite e libertà: guida, contiene, rende facile l’approccio, ma non ingabbia, è vaga al punto giusto per lasciare esprimere ciascuno;lo spazio è luogo da valorizzare e da trasformare: relazionarsi con lo spazio in cui siamo immersi, guardare con occhi diversi ciò che ci circonda, per vedere ciò che ci era sempre sfuggito nel paesaggio a nostra disposizione; ma anche spazio (sia esterno che interno) da trasformare per diventare spazio espositivo, luogo di cura, casa della bellezza. 

Grazie a tutti, ma in particolare ad Alessandra, che con il cuore e la competenza mette a punto questi straordinari percorsi. 

Veronica S.

Sono arrivata a Lauco emozionata e convinta che avrei appreso qualche strategia di lavoro e “rubato” qualche idea da portare in aula a settembre. Sono tornata a casa con molto di più. Ora ho consapevolezza dell’importanza dell’atelier collaborativo, ho compreso come non ci sia il risultato creativo al centro ma l’atto creatore, una dimensione collettiva dove non c’è un pensiero che prevale ma siamo tutti chiamati ad esprimerci liberamente per arrivare alla meta. Far parte di questo gruppo, che ha un fine comune, che si impegna, che fatica, dove l’errore non è che punto di partenza per il nuovo…mi ha fatto sentire parte di un tutto più grande di quello che pensassi. Mi ha fatto sentire bene, forte, adeguata. E se riuscirò, anche solo per un attimo, a far sentire i miei piccoli allievi come mi sono sentita io, allora la scuola potrà veramente assumersi quel ruolo che gli appartiene e in cui credo fortemente.Grazie Terre d’incanti, grazie Alessandra per questa esperienza che definisco quasi mistica, un’esperienza interiore che mi ha consentito di cogliere una realtà che va al di là delle consuete forme di conoscenza. 

Jessica G.

Tre giorni intensi, ricchi, speciali! Ho vissuto un’esperienza altamente formativa e umana, una vera full immersion in cui insegnanti, educatori e professionisti hanno condiviso momenti di approfondimento, confronto, collaborazione e condivisione creativa immersi in un contesto naturale unico. Ho respirato un’aria nuova, frizzante e gioiosa segnata da momenti di piacevole convivialità che porterò sempre nel cuore. Un onore aver avuto l’opportunità  di vedere da vicino il gesto creativo di Hervé Tullet e ascoltato, assaporando ogni singola parola, le traduzioni/ spiegazioni di Alessandra.

Grazie… arrivederci a presto!

Romina C.

Che dire…. appena finita scuola è stato faticoso partire subito per Lauco per partecipare alla masterclass “La scuela dai nui”…. Ma 7 colleghe che condividono da sempre un modo di far scuola calato sui bambini, sulle esperienze importanti… quelle che restano poi… Non potevano perdere questa occasione… pur essendo friulane, vicine a casa, abbiamo deciso di pernottare a Lauco, perché anche questo fa gruppo, la cena, il dopo cena… sono momenti importanti che permettono di conoscere nuove persone… E così è stato….. abbiamo avuto la possibilità di conoscerci, di confrontarci, di creare e lavorare insieme accompagnati da Alessandra ed Hervè due persone speciali, competenti, creative, che mettono a disposizione di tutti le loro conoscenze….e questo non è poco!

Cosa mi è piaciuto? Tutto… le idee che diventano energia, rivelazione, arte, libertà, colore, cooperazione… dalle idee di ciascuno arrivare ad un lavoro collettivo, passare dal mio, al tuo, al nostro… lo stare nelle cose per quello che siamo… ma anche partire dalle cose semplici, la ripetitività, l’importanza dello spazio, dei materiali, del rimanere morbidi, fluidi tutti insieme… usare tutti i linguaggi tramite il gioco… I diversi punti di vista e di osservazione…..

Cosa mi rimarrà impresso… il disegno collettivo che abbiamo realizzato nello scivolo di cemento… un lavoro individuale, unito a quello delle colleghe, con l’occhio artistico e la supervisione di Tullet, la realizzazione pratica, l’osservazione delle proporzioni, del collegare con armonia forme e colori…. insomma una vera dimensione poetica…

Cosa mi porto a casa….un pezzetto delle persone speciali che ho conosciuto…l’idea di semplicità, il mettere a disposizione diversi materiali, il lavoro cooperativo accompagnato da buona musica….

Grazie Ale, grazie Hervé, grazie di cuore a tutte le mie compagne di viaggio…

Loretta B.

Di questa esperienza mi porto a casa emozioni cariche di partecipazione, di carezze che fanno bene all’anima ❤️ a livello personale la condivisione di momenti di vita quotidiana con persone speciali Alessandra ed Herve’❤️💙. Professionalmente mi porto a casa la consapevolezza che insieme si possono fare grandi cose e che  ognuno contribuisce , secondo le proprie competenze/passioni, alla realizzazione. L’ inatteso diventa parte del progetto ma con infinite opportunità da scoprire e inventare con fantasia e creatività. ❤️ Indescrivibili e preziosi i momenti in cui Herve’ legge e sfoglia i suoi libri per noi ❤️

Cristiana P.

La mia esperienza a Lauco è stata molto positiva, da ripetere e consigliare.Mi sono portata a casa la voglia di sperimentare e di continuare la mia battaglia contro i “lavoretti” individuali, tanto diffusi e tanto attesi dai genitori. 

Monica V.

È stata un’esperienza speciale, mi ha aiutato a staccare la spina da tutto.

Mi porto a casa il “rallentamento”, il respiro dell’arte e dell’accoglienza.

Grazie!

Daniela L.

Io sono la prova vivente che l’atelier collettivo funziona e che le idee di Tullet riescono davvero a portare l’arte a tutti. 

Mi spiego: non amo disegnare, i musei mi annoiano, so poco e niente di arte, eppure… alla scuola delle nuvole mi sono sentita quasi un’artista! 

Tutte insieme abbiamo creato qualcosa di bello. Ognuno ha condiviso quel che poteva con semplicità e umiltà. Non mi sono sentita giudicata ma anzi, sono stata incoraggiata e aiutata. 

Sono arrivata da sola e, anche se non sono particolarmente espansiva di carattere, è stato facile scambiare due parole con persone entusiaste e brillanti che amano il loro lavoro. Ho visto gente che sa mettersi in discussione e che ha voglia di imparare ogni giorno . Quando si condivide la stessa passione, è facile creare gruppo. Ascoltare e vedere all’opera Hervé Tullet è stato un privilegio perché a lui, ai suoi libri e alle sue idee, sono molto grata. Anni fa, l’incontro con la sua arte mi ha davvero aperto un mondo. Ringrazio di cuore Alessandra per la sua professionalità, la sua competenza e la sua capacità organizzativa sempre espresse con modi gentili ed accoglienti. 

Francesca P.

È stata un esperienza bellissima in cui non solo ho avuto l’opportunità di conoscere Herve’ Tullet, che ammiro tantissimo, ma ho anche avuto la possibilità di imparare e condividere nuove esperienze. I meravigliosi posti in cui si è svolta la masterclass hanno creato una sorta di magia  che accompagnata dall’accoglienza degli organizzatori e delle altre persone che la componevano mi hanno permesso di sentirmi a mio agio e  “lasciarmi andare” durante i laboratori proposti. Gentilezza, accoglienza, condivisione, disponibilità, inclusione, libertà sono per me le parole chiave di questa bellissima esperienza che mi piacerebbe ripetere. Grazie per avermi dato questa possibilità a presto

Perlampempen, micro festival di montagna

Perlampempen è una formula magica, un gioco di lettere dell’alfabeto, forse una ninna nanna cantata nei boschi…

Sono arrivati da Bergamo e da Villa Santina, da Treviso e da Rimini, da Como oppure dalla vicina Belluno le circa 200 le persone che hanno partecipato a Perlampempen, micro festival di montagna a Lauco, nelle borgate di Lauco, Vinaio e Val di Lauco grazie al progetto Terre d’incanti.

Sabato 11 e domenica 12 giugno 2022, dalle 9.30 è cominciata la prima formazione per insegnanti, aprendo poi alle famiglie.

Le attività sono state realizzate presso la Biblioteca e la Casa del Popolo a Lauco, l’ex-rifugio in Val di Lauco e l’ex-latteria di Vinaio.

Gli atelier sono stati realizzati da operatrici del famoso metodo Bruno Munari, da architetti e da artisti. Hanno partecipato anche le Artenaute del Museo d’arte contemporanea di Rivoli, collaboratrici di Michelangelo Pistoletto.

La direzione artistica è stata a cura di Hervé Tullet e Alessandra Falconi, Centro Zaffiria.

Il programma completo delle attività

Sabato 11 giugno:

ore 9.30/10.30, Biblioteca/Museo di LaucoGiocare con Bruno Munari a cura di Roberta Isolaore 11/12.30, Casa del Popolo, LaucoNaturalmente contemporanea con Elena Iodice/Solfanariaore 10.30/12.30 e dalle ore 15/16.30 presso La Casa del Popolo, LaucoSbilf o streghe? Creazione degli oggetti e maschere per una Parata per le vie di Lauco, con Artenaute, Castello di Rivoliore 15.30, presso la biblioteca Tubo del vento con Alessandra Serra per scoprire l’aria grazie alla costruzione di oggetti volanti con materiali da riciclo.Ore 16:30Insieme -a ritmo di fisarmonica – sfileremo in una parata in maschera sotto la direzione artistica e l’opera meravigliosa delle Artenaute di Castello di Rivoli (Torino) e Hervé Tullet.Ore 18:00Passeggiata fotografica con Massimiliano Tappari con partenza da Val di Lauco n. 0Ore 19.30 – per chi rimane, cena al sacco in Val di LaucoOre 20.30 Racconti di un post-it e di una moka con Massimiliano Tappari, presso la Playroom di Val di Lauco

Domenica 12 giugno:

 ore 10/12, presso la Casa del Popolo di Laucocon Elena Iodice e Roberta Isolaore 10/12 presso la biblioteca di LaucoTubo del vento con Alessandra Serra per scoprire l’aria grazie alla costruzione di oggetti volanti con materiali da riciclo.Giocare e inventare per sentirsi contemporaneamente esploratori coraggiosi e scienziati che scoprono il flusso d’aria, la resistenza, la simmetria, la turbolenza, la resistenza dell’aria e la gravità.

Ore 12.30, visita alla mostra nella ex-Latteria di Vinaio e atelier conclusivo con Hervé Tullet.

Il racconto per immagini

Le esperienze dei partecipanti

In questi due giorni ho trovato persone con cui iniziare un dialogo e scambiare pensieri e opinioni affini. Il contesto è unico, essendo io un’amante della montagna che però risiede la maggior parte del tempo in una grande città, e ogni attimo che ho cerco di rifugiarmici, ho particolarmente apprezzato, e credo che per una zona come la Carnia questo tipo di iniziativa possa solo che portare nuove prospettive e nuove occasioni di dialogo e condivisione.Essendo un artista tessile che si focalizza anche sul lavoro con i bambini, per me è stato particolarmente appagante sapere che ci sono persone che sarebbero interessate al mio lavoro e a collaborare con me, specialmente in un momento successivo alla pandemia che ha reso le collaborazione e l’interazione tra persone decisamente difficile. Sono stata ispirata dalle conversazioni che ho avuto con chi per mestiere si occupa di insegnare e accompagnare i bambini nella crescita creativa ed emotiva, e questo mi ha molto motivata per continuare nel futuro.Spero che ci siano molte altre occasioni di incontro di questo tipo!Ho scelto questa foto, scattata durante l’ultimo momento del festival in cui abbiamo lavorato tutti insieme, insegnanti, genitori e bambini apparentemente estranei, poichè rappresenta al meglio quello che per me è stato questo festival, che ha portato insieme allo stesso livello tutte queste “categorie”, che possono lavorare insieme ed imparare gli uni dagli altri creando una vera e propria comunità.– Francesca

In questi due giorni ho trovato persone con cui iniziare un dialogo e scambiare pensieri e opinioni affini. Il contesto è unico, essendo io un’amante della montagna che però risiede la maggior parte del tempo in una grande città, e ogni attimo che ho cerco di rifugiarmici, ho particolarmente apprezzato, e credo che per una zona come la Carnia questo tipo di iniziativa possa solo che portare nuove prospettive e nuove occasioni di dialogo e condivisione.Essendo un artista tessile che si focalizza anche sul lavoro con i bambini, per me è stato particolarmente appagante sapere che ci sono persone che sarebbero interessate al mio lavoro e a collaborare con me, specialmente in un momento successivo alla pandemia che ha reso le collaborazione e l’interazione tra persone decisamente difficile. Sono stata ispirata dalle conversazioni che ho avuto con chi per mestiere si occupa di insegnare e accompagnare i bambini nella crescita creativa ed emotiva, e questo mi ha molto motivata per continuare nel futuro.Spero che ci siano molte altre occasioni di incontro di questo tipo!Ho scelto questa foto, scattata durante l’ultimo momento del festival in cui abbiamo lavorato tutti insieme, insegnanti, genitori e bambini apparentemente estranei, poichè rappresenta al meglio quello che per me è stato questo festival, che ha portato insieme allo stesso livello tutte queste “categorie”, che possono lavorare insieme ed imparare gli uni dagli altri creando una vera e propria comunità.– Veronica

Un’esposizione errante. È stato un weekend del fare: dalla progettazione alla realizzazione di un’opera con l’uso di tutto il corpo. Poche volte ho visto bambini così concentrati, sereni e anche un po’ elettrizzati. – Jessica

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