Come verificare il possesso di Green Pass a scuola? Il Ministero chiarisce

Obbligo di Green Pass a scuola: interviene il Ministero.

La nota nota di chiarimenti da parte del Ministero è arrivata oggi, 31 agosto 2021, ad un giorno dall’entrata in vigore della norma che prevede l’obbligo del possesso e il dovere di esibizione della certificazione verde
COVID-19 per tutto il personale scolastico e, in capo ai dirigenti scolastici, quello di verifica del rispetto delle
prescrizioni medesime.

Scopo della nota ministeriale è quello di rispondere alla seguente, molto gettonata, domanda: come si verifica la certificazione verde COVID-19?

SCARICA LA NOTA: Verifica della certificazione verde COVID-19 del personale scolastico – Informazioni e suggerimenti.

1. LA CERTIFICAZIONE VERDE COSA ATTESTA E CHI NE É ESENTATO?

L’articolo 9, decreto-legge n. 52/2021, convertito dalla legge n. 87/2021, definisce le condizioni che la
certificazione verde COVID-19 attesta e la relativa validità temporale:
a) somministrazione della prima dose di vaccino (validità dal quindicesimo giorno successivo alla
somministrazione, fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale),
b) avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, al termine del prescritto ciclo (validità nove mesi),
c) avvenuta guarigione da COVID-19, con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto in seguito ad
infezione da SARS-CoV-2 (validità sei mesi),
d) effettuazione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2 (validità
quarantotto ore).

Specifica condizione è quella di coloro che per condizione medica
non possono ricevere o completare la vaccinazione e non possono, pertanto, ottenere una
certificazione verde COVID-19.

Tali soggetti, “esentati dalla vaccinazione”, sono in possesso di specifica certificazione che, fino al 30 settembre 2021, è disponibile solo in cartaceo.

2. LA PROCEDURA ORDINARIA DI VERIFICA

Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 giugno 2021, prevede che la verifica delle
certificazioni verdi COVID-19 sia realizzata mediante l’utilizzo dell’App “VerificaC19”, installata su un dispositivo mobile.

L’applicazione consente di riscontrare l’autenticità e la validità delle certificazioni emesse dalla Piattaforma nazionale digital green certificate (DGC) nel pieno rispetto della privacy.

Dall’App, infatti, non sono visibili le informazioni che hanno determinato l’emissione del certificato e non si possono memorizzare informazioni personali. 

La verifica della certificazione verde COVID-19 mediante la richiamata App “VerificaC19” avviene con le
seguenti modalità:

1. su richiesta del verificatore (Dirigente scolastico o suo delegato), l’interessato mostra – in formato
digitale oppure cartaceo – il QR Code abbinato alla propria certificazione verde Covid-19,

2. l’App “VerificaC19” scansiona il QR Code, ne estrae le informazioni e procede con il controllo, fornendo
tre possibili risultati (nei prossimi aggiornamenti della App):

a) schermata verde: la certificazione è valida per l’Italia e l’Europa,

b) schermata azzurra: la certificazione è valida solo per l’Italia

c) schermata rossa: la certificazione non è ancora valida o è scaduta o c’è stato un errore di lettura,

3. in caso di “schermata rossa” il personale non potrà accedere all’istituzione scolastica e dovrà
“regolarizzare” la propria posizione vaccinandosi oppure effettuando test antigenico rapido o
molecolare.

La procedura appena descritta è di semplice svolgimento, ma presenta il limite di dover verificare giornalmente ciascun singolo QRCode del personale, proprio per la diversa durata della certificazione (da un massimo di 9 mesi ad un minimo di 48 ore) e perché, per ragioni di riservatezza, tale durata non è rilevabile dalla scansione del QRCode.

Questo processo, svolto ogni giorno, potrebbe determinare rallentamenti ad inizio e fine lezioni.

3. LA PROCEDURA AUTOMATIZZATA DI VERIFICA

Per sopperire a tale limite, in raccordo con il Garante per la protezione dei dati personali e unitamente al Ministero della Salute, il Ministero dell’Istruzione sta lavorando a realizzare l’interoperabilità fra il Sistema informativo in uso presso le scuole (SIDI) e la Piattaforma
nazionale DGC così da potere, a regime, velocizzare le pur semplici operazioni richieste.

In questo modo, il Dirigente dell’istituzione scolastica statale potrà interrogare il Sistema informativo del Ministero dell’Istruzione SIDI che senza necessità di scansione di ogni singolo QRcode, “restituirà” la medesima tipologia di schermate descritte nella “procedura ordinaria”.

Il Dirigente o suo delegato, a questo punto, potrà limitare la verifica con l’App “VerificaC19” ai soli QRcode della “schermata rossa”, con importante risparmio di tempo.

Questo nuovo procedimento, quindi, non potrà essere adottato da istituzioni educative o scolastiche il cui personale non sia dipendente del Ministero.

Per l’adozione di tale procedura, destinata al personale delle istituzioni scolastiche statali, è
richiesto uno specifico intervento normativo, atto a consentirne l’utilizzo nel rispetto della protezione dei
dati personali.

COME COMPORTARSI IN ATTESA DELLA NORMA?

L’intervento normativo che consentirà l’adozione della procedura automatizzata arriverà in tempi brevi.

In molti, quindi, si chiederanno come realizzare nel frattempo le dovute verifiche quotidiane del QRCode.

Come suggerisce il Ministero, la sola modalità possibile al momento, nel rispetto della riservatezza, è quella “ordinaria” sopra descritta.

Si tratta dunque di predisporre misure organizzative e di gestione degli spazi, che consentano l’ordinato svolgimento delle operazioni descritte.

A livello organizzativo, si potrà ad esempio ricorrere all’opera di più soggetti “verificatori”, ciascuno delegato all’utilizzo dell’app “Verifica C19”, così come, ove opportuno e possibile,
potranno individuarsi ingressi diversi, per evitare assembramenti del personale.

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