L’intelligenza artificiale al servizio dell’istruzione: educare tutti e meglio

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Giovanni Modugno: a master of the senses

GIOVANNI MODUGNO: UN “MAESTRO DEL SENSO” PER LA SCUOLA ITALIANA DI OGGI

di CARLO DE NITTI

Alle “voci archetipe” della mia remotissima adolescenza

per sempre nei miei spazitempi mnesici, con infinita gratitudine.

Nascoste ai molti, si palesano,

a chi le cerca con animo puro,

perle, veri tesori delle profondità,

che rivelano le nostre vite,

la nostra intima essenza

di cercatori tra le pagine …

1. PROLOGO

Non mi è possibile iniziare questo intervento senza ringraziare con sentimenti di sincera gratitudine il prof. Vincenzo Robles, illustre cittadino bitontino e studioso di preclara fama, per avermi invitato a partecipare – bontà sua – a questo evento sul pensiero di Giovanni Modugno, pedagogista del ‘900 pugliese, italiano, europeo.

Non è quella che segue una forma di excusatio non petita: non sono un esperto di Giovanni Modugno nel senso accademico della parola, ma ho avuto, da molti anni, con la sua storia di vita, di pensiero, politica, culturale e religiosa una frequentazione che mi affascina. Sì, perché una personalità come quella di Giovanni Modugno non può non sé-durre, a prescindere dalle idee di chi a lui si accosti, purché lo faccia con onestà intellettuale e disinteresse, anche venale. Caratteristiche che egli stesso possedette in modo assoluto e che costituirono la cifra peculiare della sua personalità di uomo, di docente e quindi, di pedagogista.

Tutti gli altri intervenuti a questo evento – certamente molto più competenti di me – hanno lumeggiato o lumeggeranno da par loro al meglio il pensiero del pedagogista: a me, che raccolgo “materiali per chi voglia scrivere di storia” (alla maniera dei Commentari cesariani) piace interrogare la figura di Giovanni Modugno per cogliere – provando a suggere l’essenza del suo pensiero – quanto egli possa dire (rectius: insegnare) a noi persone di scuola del XXI secolo, che operano nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado (sebbene, ahimè, io mi trovi nel “pronaos” della quiescenza). Il ri-pensare Giovanni Modugno nella scuola di oggi non può, né deve, essere un mero esercizio di erudizione storiografica, ma un interesse squisitamente teoretico che interroghi il pedagogista, a partire dagli interrogativi del presente che scaturiscono, ovviamente, da bisogni didattici, educativi e pedagogici che urgono alle persone di scuola.

2. I “MAESTRI DEL SENSO”

E’ possibile connotare Giovanni Modugno come un “cercatore di Cristo”, un “apostolo dell’educazione”, un “pellegrino dell’Assoluto”: queste locuzioni possono legittimamente compendiarsi – per utilizzare il lessico della pedagogia di Papa Francesco – nell’espressione “maestro del senso”. Non trovo migliore sintetica definizione se non quella delle parole usate dal Pontefice recentemente a Lisbona, parlando ai giovani dal Pontefice per definirli: . 

E Giovanni Modugno lo è stato, di sicuro, ante litteram, … e lo è ancora oggi, a sessantacinque anni dalla sua scomparsa!

Leggere Giovanni Modugno oggi significa affrontare in modo efficace le urgenze educative del mondo contemporaneo: riformare la scuola, per Modugno, voleva dire formare le coscienze delle degli educandi. Al centro del processo educativo – come sostenevano in quegli anni i pedagogisti dell’attivismo pedagogico – non possono che esserci gli educandi con i loro vissuti, le loro storie interiori, i loro bisogni. Nel processo di educazione, non si può che “ascendere insieme”, per riprendere il titolo di un testo del 1943 dello stesso Modugno, per cambiare se stessi e contestualmente la società in cui si vive. L’unica vera riforma della scuola doveva essere, a parere di Giovanni Modugno, la “riforma interiore”, quella della formazione dei docenti.

La sua vita, la sua ricerca culturale, il suo insegnamentoincarnano l’anelito verso una società più giusta e più libera, nella quale ogni persona, consapevole della sua dignità, possa recuperare e vivere il significato dei valori fondamentali, in primis, la vita e la libertà, senza dei quali non è possibile praticare alcun altro valore. L’attualità del suo messaggio si focalizza prioritariamente intorno alla finalità dell’educazione, riprendendo le istanze più significative della tradizione pedagogica cristiana, arricchita dal dialogo fecondo con autori contemporanei. A partire dalla fine degli anni Venti, intensa fu la relazione di Giovanni Modugno con il gruppo di pedagogisti cattolici che si raccoglieva in quel di Brescia intorno alla casa editrice La Scuola, fondata nel 1904, ed alla rivista Scuola Italiana Moderna, nata nel 1893. Il medesimo milieu cattolico in cui, com’è noto, nacque (nel 1897) e si formò un giovane sacerdote (proclamato santo nel 2018), don Giovanni Battista Montini (il cui padre, l’avvocato Giorgio, era stato tra i fondatori della casa editrice), che alle posizioni di Giovanni Modugno fu certamente vicino, anche attraverso la filosofia della persona di Jacques Maritain (1882 – 1973).  

Nel gruppo di docenti e pedagogisti cattolici bresciani e nelle loro iniziative, di cui fu ispiratore e sodale anche attraverso il suo discepolo e figlioccio Matteo Perrini (1925 – 2007), Giovanni Modugno trovò quella consonanza intellettuale e religiosa che spesso gli mancò in Puglia, una sorta di accogliente “rifugio” ma anche la possibilità di incidere nella scuola militante: basti pensare alla comunanza di interessi e alla sua consonanza intellettuale con Laura Bianchini (1903 – 1983), docente di filosofia bresciana e madre Costituente.  

Anche dopo la seconda guerra mondiale, Giovanni Modugno continuò a collaborare con Scuola Italiana Moderna, la rivista scolastica più diffusa tra i docenti di scuola elementare, ed ispirò anche una filiazione diretta del gruppo bresciano: il “gruppo di maestri sperimentatori” di Pietralba (BZ),  dal nome dalla località dolomitica nella quale il gruppo si riunì per la prima volta nel 1948, cui partecipò anche un altro grande pedagogista pugliese, allora appena venticinquenne, suo allievo all’Istituto Magistrale di Bari: Gaetano Santomauro (1923 – 1976).  

Giovanni Modugno riconosce che la pedagogia è la “scienza della vita”: si preoccupa di affinare una riflessione rigorosa ma anche che manifesti un’efficacia pratica, fondata su principi e valori saldi, applicabili sia alla prassi quotidiana, scolastica e non. Per Modugno, la scienza della vita costituisce la risposta più significativa all’esigenza di riaffermare il primato della moralità, della razionalità e della spiritualità, come qualità peculiari di ogni persona che impara a riconoscerle come espressioni ineludibili della propria dignità e della propria coscienza morale.

Giovanni Modugno ricerca sempre il “perfezionamento interiore” anche nei momenti più drammatici della sua vita personale, come nel 1934, con la precoce morte dell’unica figlia Pina. Evento – collegato con altri lutti familiari (i genitori) – che interroga la coscienza del pedagogista. Quando la figlia si ammala, il progetto del Modugno è di lavorare per ‘cristianizzare la vita’, in lui e attorno a lui. E’ convinto che le disuguaglianze sociali e le miserie non si eliminano soltanto con le leggi e le riforme, ma con l’amore. La vera riforma interiore consiste nel disporsi a comprendere i bisogni di ciascuna persona in difficoltà e nel sentirsi responsabili se manca il necessario per vivere.

I motivi fondamentali che accompagnano la vita di Modugno sono quelli di ‘ascendere insieme’, ‘salire alla sublime vetta’,‘aiutare gli altri a salire’: l’insegnamento gli consente di adempiere a questa sua idea. Nella prospettiva del suo pensiero, la religione costituisce il principale centro d’interesse dell’intero curricolo scolastico, oltre che il contenuto più significativo della scienza della vita. Essa è la guida per cogliere nella vita concreta le relazioni tra le singole azioni ed i principi della ragione e della morale. Con la didattica della ‘provocazione riflessiva’, stimolata dal docente, la pratica del riflettere durante le lezioni li sollecitanella chiarificazione dei criteri direttivi e li pome nelle condizioni di osservare, giungendo a scoprire le istanze più profonde della vita.

3. GIOVANNI MODUGNO VIVANT

Riflettere oggi, nel terzo decennio del XXI secolo, sulla figura, sul pensiero e sulla storia di Giovanni Modugno, “cercatore di Cristo” ed “apostolo dell’educazione” è un atto “rivoluzionario” nella sua essenza, che modifica radicalmente i paradigmi del pensiero corrente, spesso incentrato sui tecnicismi della pedagogia– declinati in tutte le sue branche – e della scuola, piuttosto che sulla persona, quale punto di imputazione ultimo di ogni azione educativa.

Questo è il continuum che attraversa la vita di Giovanni Modugno, anche prima di insegnare, quando, da giovanissimo, iniziò ad impegnarsi nelle vicende della politica della sua città, in solido con lo storico molfettese Gaetano Salvemini (1873 – 1957), cui lo unì un lunghissimo sodalizio intellettuale e politico, nonostante le diverse posizioni, che ha attraversato la storia italiana dai primi anni del XX secolo agli anni ’50 del medesimo.Pressocché coetanei, furono entrambi “figli”, molto diversi tra loro, della medesima temperie culturale, quella positivistica, da cui furono entrambi però sempre alieni, giungendo a posizioni politiche diverse che avevano in comune l’impegno infaticabile e diuturno per il riscatto dei contadini meridionali rispetto ai soprusi dei latifondisti assenteisti, attraverso la conquista del primo e più fondamentale dei diritti, quello all’istruzione.   

Il fulcro dell’attività di Giovanni Modugno – che volle essere sempre “maestro di maestri” – fu sempre l’educazione dei giovani al pensiero critico, lontano da ogni possibile strumentalizzazione da qualunque “luogo” essa provenisse. Egli non fu mai uomo “di parte”, rifiutò sempre per se stesso incarichi, cariche ed onori di ogni tipo, proprio per conservare la sua libertà di pensiero: com’è noto, rifiutò la carica di Provveditore agli studi di Bari, sia nel 1923, quando gli fu proposta da Giuseppe Lombardo-Radice (1879 – 1938) perché temeva che avrebbe dovuto venire a compromessi con il fascismo, sia dopo la seconda guerra mondiale, quando fu invitato a ricoprire la medesima carica da Tommaso Fiore (1884 – 1973), a nome del Comitato di Liberazione Nazionale. Parimenti, non a caso, nel 1929, fu assordante il suo silenzio – in un’Italia osannante – di fronte alla firma dei Patti Lateranensi, che, com’è noto, ponevano fine alla sessantennale “questione romana”.

Questa missione – cui adempì senza deroga alcuna – non gli impedì di mantenere relazioni intellettuali con i più sensibili ed insigni pedagogisti del suo tempo, a cominciare dalla “scoperta” di Friedrich Wilhelm Foerster (1869 – 1966) e Josiah Royce (1855 – 1916). Con ed attraverso di loro, Giovanni Modugno difese la persona umana, la sua dignità e la sua libertà interiore, trovando nel cristianesimo, inteso come “fede nella Resurrezione”, il miglior fondamento per conseguire questo obiettivo. In quest’opera educativa, massima era la sintonia del pedagogista con l’allora Arcivescovo di Bari, Mons. Marcello Mimmi (1882 – 1961), di cui condivideva in toto il metodo pastorale.

La cifra di tutta l’esistenza del pedagogista che si può compendiare nel titolo del volume – pubblicato dieci anni dopo la sua scomparsa, a cura dell’amatissima moglie, Maria Spinelli Modugno – Giovanni Modugno. Io cerco l’Eterno: mediante un’ascesa interiore, mai disgiunta dall’adempimento del dovere della missione educativa, indirizzata alla conquista, da rinnovare continuamente, della libertà, della coscienza critica e della dignità della persona umana. Un’eredità pedagogica e morale da raccogliere e praticare con rinnovata lena anche, se non soprattutto, nelle scuole di ogni ordine e grado. 

Quella ‘coscienza critica’ di cui oggi – dopo oltre sessanta anni dalla sua morte – si avverte uno smisurato bisogno: VINCENZO ROBLES, da storico, con i suoi volumi, ne rende seriamente consapevoli noi tutt*, uomini del XXI secolo, persone di scuola e non.

4. EPILOGO “APERTO”

Più che un epilogo – per quanto aperto – mi piace avanzare una proposta concreta per continuare a riscoprire e valorizzare il pensiero di Giovanni Modugno nel XXI secolo. Mi piace avanzarla qui in un luogo simbolo della sua città natale, alla presenza delle autorità civili e religiose e di tanti illustri esperti.

Come si è diffuso nella scuola barese, pugliese ed italiana, forse melgré lui, il pensiero di Giovanni Modugno? A questa domanda,penso, si possa dare una risposta certa: attraverso i suoi studenti cui è toccato in sorte di averlo avuto come docente, prima a Corato, per sette anni, poi. dal 1920 al collocamento in quiescenza. presso l’Istituto Magistrale “Giordano Bianchi-Dottula” di Bari.

Essi hanno “abitato” ed “innervato” la scuola – segnatamente e prioritariamente quella elementare – barese, pugliese e non solo portando nella loro attività didattica e professionale gli insegnamenti ricevuti. Sarebbe molto interessante – non certo per mera erudizione storiografica – ricercare i loro nomi, la loro provenienza geografica attraverso i registri del prof. Giovanni Modugno, raccolti nell’archivio storico dell’istituto scolastico frequentato.

Consultando quell’archivio, tanto si potrebbe scoprire su Giovanni Modugno e sulla storia della scuola pugliese: potrebbe essere un ottimo argomento per un’efficace e non convenzionale attività di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (vulgo PCTO, come negli acronimi di cui è saturo lo ‘scolastichese’, nota neolingua iniziatica), ovvero, anche per tesi di laurea (triennali, magistrali e di PhD) sicuramente molto interessanti e nietzscheanamente “inattuali”.

Del resto, l’influenza del pensiero di Giovanni Modugno,attraverso i suoi studenti del “Bianchi–Dottula”, ha anche travalicato anche i confini della scuola e della pedagogia: basti ricordare anche soltanto il nome di uno di loro, divenuto un Maestro del Diritto dell’Università degli studi di Bari (e tantissimo altro…), il prof. Renato Dell’Andro (1922 – 1990).

Ma questa sarebbe un’altra storia, che mi ricondurrebbe alla mia ormai remotissima adolescenza… 

5. BIBLIOGRAFIA

• AA.VV., Maestri del senso: competenze e passione per una scuola migliore, a cura di DE NITTI, CARLO e LAVERMICOCCA, CARLO, Bari 2023, Ecumenica editrice, di prossima pubblicazione;

• CAPORALE, VITTORIANO, Educazione e politica in Giovanni Modugno, Bari 1988, Cacucci; 

• CAPORALE, VITTORIANO, Giovanni Modugno. Un pedagogista del Sud, Bari 1995, Cacucci; 

• CAPORALE, VITTORIANO, Giovanni Modugno. Pedagogia Scienza della Vita, Bari, 1997, Cacucci; 

• CAPORALE, VITTORIANO, La proposta pedagogica di Giovanni Modugno, Bari, 2004, Cacucci;                                                                                                              

• CAPORALE, VITTORIANO, Pedagogia e vita di Giovanni Modugno, Bari 2006, Cacucci;

• CAPURSO, GIOVANNI, Due Maestri per il Sud: Gaetano Salvemini e Giovanni Modugno, Corato, 2022, SECOP;

• MICUNCO, GIUSEPPE, La buona battaglia. Santità e laicità in Giovanni Modugno, Bari, 2013, Stilo editrice;

• ROBLES, VINCENZO, Giovanni Modugno. Il volto umano del Vangelo, Bari, 2020, Edizioni Dal Sud;

• ROBLES, VINCENZO, Giovanni Modugno e il suo “rifugio”bresciano, Bari, 2022, Edizioni Dal Sud;

• ROBLES, VINCENZO – AUFIERO, ARMANDO, Giovanni Modugno: il volto umano del Vangelo in AA.VV., Op. cit.;

• SANTOMAURO, GAETANO, Giovanni Modugno attraverso gli inediti, «La Rassegna pugliese», 1969, 4-5, pp. 3 – 22;

• SARACINO, DOMENICO, Giovanni Modugno. Politica, cultura e spiritualità in un cercatore di Cristo, Bari 2006, Stilo editrice; 

• SPINELLI MODUGNO, MARIA, Giovanni Modugno. Io cerco l’Eterno, Bari 1967, Editoriale Universitaria.

Et si parva licet …

• DE NITTI, CARLO, La missione educativa di Giovanni Modugno e la sua attualità nel XXI secolo. Nota a margine di una recente biografia del pedagogista bitontino, ”Educazione & Scuola”, XXVI, marzo 2021, 1123;

• DE NITTI, CARLO, In difesa del Sud: storia dell’amicizia di due Maestri tra Molfetta e Bitonto, ”Educazione & Scuola”, XXVII, settembre 2022, 1141; 

• DE NITTI, CARLO, Giovanni Modugno: un “cercatore di Cristo”, apostolo dell’educazione, in VINCENZO ROBLES, Giovanni Modugno e il suo “rifugio” bresciano, Bari 2023, Edizioni Dal Sud, pp. 9 – 12.

Agenda del docente settimanale di Maestra Giulia A.S. 2023/2024

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L’agenda è un vero e proprio diario di scuola per docenti che copre i mesi da settembre a giugno. Questa AGENDA SETTIMANALE per la Scuola Primaria, creata appositamente in una nuova versione per l’anno scolastico 2023/2024, vi consentirà di avere la visione complessiva dell’intera settimana di scuola e diventerà la vostra inseparabile compagna di viaggio!

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Per organizzare al meglio l’attività didattica al suo interno troverete…

L’elenco delle giornate mondiali e delle celebrazioni mese per mese e giorno per giorno con possibilità di accedere alle raccolte di materiali e attività ESCLUSIVE  tramite QR code

Planner annuale e mensile

Calendario annuale 2023/24

Grazie ai tantissimi organizzatori potrete annotare:

i voti nella sezione REGISTRO (che comprende ben 14 pagine!)

i riferimenti del vostro istituto comprensivo

le password, gli username e le e-mail dei vari siti internet (mail istituzionale, registro elettronico, NOIPA, Istanze Online…)

le ore da dedicare alle singole discipline, alla mensa e sorveglianza (utile per fare l’orario)

orario provvisorio e definitivo

Info e contatti dei colleghi

informazioni sulla classe

calendario scolastico

i nomi e le informazioni importanti sui vostri alunni

le informazioni utili per l’organizzazione di uscite  e progetti e PON

l’elenco dei libri adottati

tutte le informazioni dei corsi di formazione frequentati durante l’anno

l’elenco dei vostri incarichi e la rendicontazione oraria delle commissioni

le date e le ore di riunioni, collegi, interclasse, richieste di permessi, sostituzioni, colloqui…

Ferie e permessi

la gestione dei conti della classe

le mail, i numeri di telefono dei vostri contatti (rubrica)

libri consigliati per le vacanze

i libri e i siti utili o interessanti

Dieci pagine di appunti spaziose

Peso e misure

L’agenda con copertina flessibile è in formato A5 e misura 15.24 x 1.57 x 22.86 cm e pesa  476 g e conta 271 pagine.

L’agenda con copertina rigida è in formato A5 e misura 15.24 x 2.03 x 22.86 cm e pesa 476 g(essendo giornaliera con tanti organizzatori, l’agenda conta 364 pagine pagine e la carta, ahimè, ha un peso!). ‎ 

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Ha l’elastico e il cordino segnalibro?

L’agenda, essendo stampata da Amazon NON mi consente di personalizzare il formato con elastici, lacci segnalibro e spirali. Non mi è possibile inserire questi elementi anche se li vorrei tanto . Tuttavia vi propongo una valida alternativa! Guardate il video! TROVI IL SEGNALIBRO A QUESTO LINK!

Per chi è adatta?

Pensata appositamente per gli insegnanti della scuola primaria, l’agenda è tranquillamente sfruttabile anche in altri gradi scolastici: l’anno scorso sono stati tanti gli educatori, gli insegnanti di infanzia, i docenti di sostegno e della secondaria di primo e secondo grado che hanno scelto la mia agenda e ne sono rimasti soddisfatti!

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Inquadrando il QR code che trovate in fondo alla vostra agenda, potrete accedere al KIT DIDATTICO DIGITALE, che comprende il digicalendario, l’organizer didattico digitale e la novità di quest’anno: le risorse create da altri fantastici docenti!

Il digicalendario

Il Digicalendario delle celebrazioni e delle giornate mondiali, in cui troverete risorse didattiche ESCLUSIVE da utilizzare con i vostri alunni. NOTA BENE: Per quest’anno ho deciso di mantenere anche le risorse che ho creato per l’anno scolastico precedente, a cui però ne ho naturalmente aggiunte tantissime nuove, per rendere la raccolta ancore più ricca.

Come potete vedere dall’immagine di anteprima sottostante, ho diversificato le icone:

Troverete l’immagine del regalo, che vi garantisce l’accesso ai file e alle presentazioni esclusive.

L’iconcina del libro apre la sezione libri consigliati: si tratta di una presentazione interattiva. Cliccando sulle copertine dei libri potrete visualizzarli e acquistarli direttamente su Amazon.

Infine l’Immagine del mondo vi porterà sul mio blog: qui troverete risorse che possono essere sia gratuite che a pagamento. Per quanto riguarda queste ultime, sottolineo che non sono comprese nell’acquisto delle agende.

L’organizer didattico digitale

L’organizer è l’ampliamento digitale della vostra agenda del docente. In esso trovate tantissimi materiali utili per aiutarvi nella progettazione didattica. Per alcuni file sono disponibili più versioni (in coordinato con l’agenda 😉) e le versioni modificabili (vi prego di leggere attentamente le istruzioni per utilizzarli).

L’Organizer Didattico Digitale aggiornato e arricchito rispetto allo scorso anno, in cui avrete a disposizione i seguenti files (sia in formato PDF che in versione editabile DOCX). 

Nello specifico, al suo interno trovate:

planner settimanale (più versioni)

il calendario annuale

la tabella con l’orario delle discipline

il registro dei voti  (pdf e in formato docx modificabile)

modulo elenco alunni (pdf e in formato docx modificabile)

modulo report colloqui (pdf e in formato docx modificabile)

rubrica per la valutazione delle competenze (pdf e in formato docx modificabile)

modulo valutazione prova di lettura

modulo prestito della biblioteca

modulo diario di bordo: osservazioni (pdf e in formato docx modificabile)

RISORSE DIDATTICHE ESCLUSIVE come, ad esempio, l’alfabetiere murale e il calendario digitale per la routine mattutina, tool dei verbi e delle operazioni in colonna

NOVITÀ: Le risorse create dai superdocenti

Veniamo infine alla novità assoluta di quest’anno, nata grazie al contributo di tantissimi validi insegnanti che hanno accettato di contribuire con risorse e attività sui temi più disparati per rendere la mia agenda uno strumento ancora più funzionale e utile per gli insegnanti.

Il potere della condivisione fa davvero grandi cose ed io non vedo l’ora di svelarvi ciò che questi straordinari docenti hanno preparato per voi! Ma dovrete pazientare un po’ e vi spiego subito il perché: avete presente il calendario dell’avvento? Ecco, ogni settimana di quest’estate vi svelerò un autore e il suo contenuto! Avrete quindi la possibilità di conoscere nuovi insegnanti di questo collegio docenti virtuale e di scoprire ciò che di speciale ognuno di loro può offrire!

Un esempio di risorsa!

Per darvi un’idea dei contenuti che potete trovare nella sezione RISORSE DEI SUPERMAESTRI, vi mostro la risorsa creata dalla prima insegnante, che non ha alcun bisogno di presentazioni.: vi parlo infatti della fantastica Maestra Larissa!

🆘Come usare i contenuti digitali sulla LIM e sul computer?

Inquadra il QR code con il tuo telefono: ti si aprirà il kit didattico digitale con un link.

Condividi il link sulla tua mail.

Apri la casella di posta dal pc e clicca sul link.

Il kit digitale ti si aprirà sul browser (meglio usare Chrome). Non servono programmi.

Salvalo nella barra dei preferiti per accedervi ogni volta che vorrai.

NOTA BENE: Nella prima pagina trovi anche il tutorial!

Sfoglia le anteprime dei contenuti digitali

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Hai acquistato la mia agenda e sei rimasto soddisfatto? Fallo sapere agli altri insegnanti!

Se hai lasciato la tua recensione su Amazon, scrivi una mail a info@maestragiulia.net allegando lo screenshot della tua recensione. Ti invierò un piccolo dono in segno di ringraziamento per il tempo che mi hai dedicato!

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