Scienza, che passione!

Gli alunni delle classi 3D e 1E vi presentano il loro percorso nel mondo della scienza, questi sono solo alcuni e iniziali lavori che nella prima parte dell’anno scolastico sono stati realizzati. Leggerete i loro pareri, percepirete il loro entusiasmo e il loro impegno che sono il motore per noi insegnanti, è uno stimolo sempre crescente. 

I ragazzi sono curiosi perché cercano di spiegarsi la realtà che li circonda per poterla prevedere. E’ attraverso la riflessione su quel che accade e l’interazione con gli altri che costruiscono modelli interpretativi dei fenomeni, individuando relazioni di causa-effetto tra gli avvenimenti, ed elaborando la propria personale conoscenza. 

L’approccio esperienziale, learning by doing, consente di imparare facendo, cioè di imparare operando in contesti reali o riprodotti. In questi ambienti di apprendimento lo studente è chiamato a utilizzare le conoscenze pregresse e le abilità funzionali al raggiungimento del suo compito/prodotto che diventeranno poi il suo patrimonio strutturale di conoscenze, abilità e competenze, oltre che la base per i suoi successivi apprendimenti. 

Lo studio diventa scoperta individuale, i laboratori esperienziali agiscono sulla motivazione all’apprendimento, sul miglioramento dei livelli di autostima. 

Le attività vengono costruite partendo dai contenuti didattici disciplinari, dopo la fase di coinvolgimento, in cui si propongono fatti e situazioni reali o vicine al quotidiano, utile a sollevare problematiche significative e a sollevare interrogativi, gli studenti vengono guidati in una fase di ESPLORAZIONE. La fase di investigazione può consistere in osservazioni, in modellizzazioni, oppure nell’analisi e nell’interpretazione di documenti o grafici. I ragazzi entrano in contatto con il problema o con il fenomeno e lo descrivono poi con parole proprie. 

Documentano le fasi del loro lavoro grazie a video ed immagini che vengono poi condivise con i loro compagni. Parte integrante del percorso di crescita formativa di ciascun alunno e’ la didattica digitale; il “digitale” è lo strumento abilitante, connettore e volano di cambiamento, lo è per la scuola, lo è per la vita di ognuno oramai. 

In ciascun alunno cresce la creatività, la libertà di ricerca, lo spazio per l’originalità espressiva, le possibilità di comunicazione.

Gli alunni della classe 3D sono partiti dal concetto di energia, le forme e i diversi impianti energetici, arrivando fino alla corrente elettrica e di come questa giunge nelle nostre case.

L’energia e la corrente elettrica

Gli alunni impegnati in un’attività di didattica capovolta, hanno elaborato un documento sulle diverse fonti di energia e le centrali energetiche, analizzando i pro e i contro di ciascuna. 

foto 1 3D scienze

In questo esperimento esaminiamo come ottenere energia dal movimento dell’acqua, energia che si puo’ trasformare in elettricità come nel caso delle centrali idroelettriche, oppure essere utilizzata per sollevare piccoli oggetti, cioè per compiere un lavoro.

Questa esperienza permetterà di costruire un circuito elettrico a partire da semplici oggetti in uso nella nostra quotidianità. Seguendo le istruzioni fornite dal docente e un pò di manualità gli alunni hanno sperimentato in prima persona come si muove la corrente all’interno del circuito, verificando le conoscenze acquisite sull’argomento.

FOTO4

Alcuni degli alunni hanno inserito il circuito all’interno di un plastico che riproduce ambienti reali.

Le alunne e gli alunni della 1^E stanno studiando la materia e le sue caratteristiche ed hanno iniziato a svolgere le prime attività pratiche.

capillarità 1

Gli esperimenti relativi a questo argomento sono realizzabili con materiali facilmente reperibili, sono semplici da realizzare e  gli studenti possono effettuarli in completa autonomia, sia in classe che a casa, seguendo le indicazioni fornite.

capillarità 2

A questa fase sperimentale segue sempre un lavoro di rielaborazione collettiva, per spiegare tutti insieme cosa è avvenuto, cercando di scoprire anche il motivo. 

tensione superficiale

Di ogni attività svolta rimane traccia sul quaderno, attraverso la stesura della “Relazione di laboratorio”, accompagnata sempre da un disegno, che aiuta a ricordare anche a distanza di tempo il lavoro svolto.

Il “digitale” integra e completa il lavoro, permette la documentazione con foto e video per una successiva raccolta multimediale delle attività.

Qui di seguito alcuni video degli esperimenti:

Classe IIID

Classe IE

Classe IIID

Classe IIID

Continua la lettura su: http://www.blogicgramsciaprilia.it/sperimentando/scienza-che-passione/ Autore del post: IC Gramsci - Aprilia Fonte: http://www.blogicgramsciaprilia.it/

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