Didattica della storia attraverso il fumetto e la graphic novel

Il fumetto e la graphic novel? Sono fonti non convenzionali ma che hanno un valore significativo dal punto di vista dell’analisi storica. Negli ultimi decenni lo storico ha potenziato il confronto con le nuove fonti: il cinema, la letteratura, la televisione, la fotografia, la canzone, e naturalmente il fumetto.

Come lavorare in aula con il fumetto? Ecco un’ipotesi di didattica della storia e storiografia che usa lo strumento narrativo del fumetto. (VAI AL CORSO)

Facciamo un esempio

La prima avventura di Asterix è un semplice e ironico scontro tra i nostri eroi e i loro nemici. Il contesto in cui si sviluppa la storia è l’occupazione della Gallia da parte dei Romani, che

Continua la lettura su: https://www.tecnicadellascuola.it/didattica-della-storia-attraverso-il-fumetto-e-la-graphic-novel Autore del post: Tecnica della Scuola Fonte:

Articoli Correlati

GRAPHIC NOVEL A SCUOLA E SOTTO L’OMBRELLONE

ARTICOLO SCRITTO DA: Barbara Dragoni, AUTRICE SCUOLA OLTREArticolo collegato al corso di formazione:“Graphic novel a scuola e sotto l‘ombrellone”A breve arriverà l’estate e i suoi tempi più distesi permetteranno a grandi e piccini di leggere con maggior libertà e senza particolari costrizioni.Perché non approfittarne per leggere, e per far leggere, qualche graphic novel?Ma cosa si intende con il termine “graphic novel”?Visto che l’espressione inglese “graphic novel” viene convenzionalmente tradotta come “romanzo grafico”, la concordanza col sostantivo maschile richiederebbe l’uso dell’articolo “il”, ma in italiano vengono ammesse anche le forme con l’articolo femminile perché largamente in uso.La graphic novel può considerarsi come una forma narrativa in cui le storie vengono rappresentate in modalità grafica e, come accade nei romanzi, risultano autoconclusive e possiedono intrecci di una certa complessità.Il professore e saggista Gino Frezza le definisce ”storie grafiche che hanno il respiro del grande racconto, dell’affresco ambizioso, dell’opera narrativamente compiuta”.Secondo il disegnatore Andrea Artusi, visto che in inglese il termine “graphic” non significa solo “grafico” ma anche “esplicito”, meglio sarebbe definire la graphic novel non romanzo grafico, bensì esplicitazione per immagini di un contenuto narrativo.Ma quando e perché nasce la graphic novel?Nel 1978 Contratto con Dio dello statunitense Will Eisner viene convenzionalmente ritenuta la prima vera e propria graphic novel, in quanto novella drammatica autoconclusa che racconta la storia con maggior intensità rispetto al fumetto e che si rivolge in modo diretto a un pubblico adulto.Per i librai, vista la diversità rispetto alle composizioni prodotte fino ad allora, diventava difficile perfino assegnarle un posto negli scaffali!Con la graphic novel, in effetti, si sentì l’esigenza di raccontare storie di ampio respiro separate dal cliché del fumetto e di sperimentare forme grafiche e narrative non in veste seriale.Nel 1986 enorme successo ottenne la graphic Maus di Art Spiegelman incentrata sulla tematica della Shoah in cui i protagonisti assumevano l’aspetto di animali dalle caratteristiche antropomorfe: gli ebrei rappresentati come topi e i nazisti come gatti.Anche in Italia si sperimentano per la prima volta le potenzialità di questa forma narrativa sia con Corto Maltese, una ballata del mare salato di Hugo Pratt (1967) che con Poema a fumetti di Dino Buzzati (1969).Visto che le tematiche affrontate nelle graphic novels sono di un certo spessore, perché non proporle in lettura, magari nel periodo estivo, o impiegarle in classe per riflessioni e approfondimenti dei contenuti disciplinari?Il ricorso all’immagine, inoltre, incide positivamente sulla motivazione e sull’interesse nei confronti della lettura.Se noi docenti ne diveniamo fruitori, potremo constatare che le graphic novels appartengono a diversi generi, affrontano temi variegati e si rivolgono a determinate e differenti fasce d’età.La loro struttura narrativa ricalca quella del romanzo, trama e caratterizzazione dei personaggi risultano paragonabili a quelli letterari, quindi interessanti da comprendere e analizzare.La correlazione fortissima tra testo e immagine renderà ancora più stimolante la discussione e le attività di comprensione e produzione testuale.Riflessioni sui tratti grafici, sull’uso del colore o del bianco-nero, sulle inquadrature o sui punti di vista avranno ricadute positive in termini di capacità di osservazione e allenamento allo spirito critico.Il plot delle graphic si dipana con la tipica struttura della “montagna della storia”: inizio, rottura dell’equilibrio, problema che complica la vicenda, climax, problema che va risolvendosi, epilogo.A livello didattico, sulla base di questa impostazione, possono essere attivati numerosi spunti di riflessione sia in modalità orale che scritta e lo stesso può dirsi per la psicologia dei personaggi e loro evoluzioni.Produzioni testuali, potenziamenti lessicali, lavori su competenze di analisi e sintesi sono solo alcuni esempi di attività applicabili in classe a partire dalla lettura e dalla osservazione di alcune graphic novels.Molto interessanti potrebbero, inoltre, rivelarsi connessioni e approfondimenti non solo a livello disciplinare, ma anche inter e transdisciplinare.Elisa Golinelli e Sabina Minuto nel libro Meraviglie da sfogliare riportano il pensiero della dottoressa Beatrice Villa, la quale sostiene che vi siano tre ragioni importanti per incoraggiare a leggere graphic novels:1. hanno illustrazioni ma anche testo da comprendere per poter seguire correttamente trama e sviluppo dei personaggi;2. sono coinvolgenti per i più restii, l’immagine aiuta a comprendere ciò che accade e invoglia a leggere anche coloro che di solito fanno fatica;3. sono testi di alta qualità, la loro trama è complessa, vi sono colpi di scena come nei romanzi, solo che l’immagine supporta la narrazione e facilita la lettura.Sempre prendendo a prestito il libro di Golinelli e Minuto sopra citato, leggendo una graphic novel si mettono in azione sei delle sette aree di lettura attiva riconosciute dalle neuroscienze:PREDIRE, saper fare previsioni su ciò che accadrà nel seguito della storiaFARE DOMANDE, porsi interrogativi su quanto si sta leggendoFARE CONNESSIONI, mettere in relazione ciò che si legge con sé, la vita, il mondoIDENTIFICARE, individuare gli elementi narrativi tipiciINFERIRE, riuscire a fare inferenze, deduzioni con ragionamenti logici e consequenzialiVALUTARE, esprimere opinioni e accogliere opinioni e punti di vista degli altriLa settima area – VISUALIZZARE, crearsi un’immagine di ciò che si legge – viene naturalmente attivata durante la lettura stessa.Un insieme di ragioni, insomma, per leggere e far leggere le graphic novel, sia in classe che a casa, specie in vista del periodo estivo che sta per arrivare.A titolo puramente esemplificativo, e senza alcuna pretesa di esaustività, propongo cinque titoli di graphic novels che possono essere lette a scuola, o consigliate come letture estive, per vicinanza a vissuti, sensibilità e tematiche riferite a quella particolare fascia di età.Tutte e cinque sono state lette nelle mie classi, in modalità parziale o integrale, e ciascuna ha riscontrato un discreto gradimento e rappresentato proficue occasioni di dibattito e confronto.1. Fantasmi di Raina Telgemeir, per parlare di presenze sovrannaturali più o meno fastidiose, ma anche di malattia e solidità dei rapporti familiari.2. In scena di Raina Telgemeir, con protagonisti adolescenti, dietro le quinte di un teatro e di una sceneggiatura di prossima realizzazione, alle prese con piccoli-grandi problemi di ogni giorno.Tutte le graphic di Raina Telgemeir, comunque, sono di ottima qualità (Il club delle baby-sitter, Sorelle, Smile, Coraggio)3. Invisibile di Brenna Thummler, gestire una lavanderia e la scuola per una ragazza che frequenta le medie non è affatto semplice, ma una strana presenza le sarà di aiuto.4 e 5. Anne Frank, diario di Ari Folman – David Polonsky, fedelissima rappresentazione grafica (e testuale) del celebre diario della ragazzina ebrea più famosa di tutti i tempi.Ari Folman, insieme a Lena Guberman, produce un’altra graphic su Anne Frank vista dall’originalissimo punto di vista di Kitty che riesce a materializzarsi e a diffondere il messaggio dell’amica con la quale aveva “conversato” nelle pagine del suo diario. Il suo titolo è Dov’è Anne Frank.Per coloro che avessero interesse ad approfondire l’argomento, il prossimo 22 maggio alle 17:00 si svolgerà un mio workshop che mostrerà come leggere e analizzare con gli studenti una graphic novel, riferendomi a recenti esperienze didattiche sperimentate in classe, sia in modalità di lettura collettiva che individuale, ed evidenziando nello specifico tutte le potenzialità di questa tipologia di testo così innovativa e inclusiva. Verranno inoltre indicati numerosi altri titoli di graphic novel da leggere e poter far leggere nel periodo estivo.

Mosaici Romani da Colorare per Bambini

I mosaici romani rappresentano non solo opere d’arte straordinarie, ma anche testimonianze vivide della cultura e della storia dell’antica Roma. Questo articolo si propone di esplorare come i bambini della scuola primaria possono avvicinarsi ai mosaici romani attraverso attività educative e divertenti di colorazione.
Colorare mosaici romani non solo stimola la creatività dei bambini, ma offre anche un’opportunità unica per imparare e apprezzare l’arte e la storia di una delle civiltà più influenti della storia.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF i “Mosaici Romani da Colorare per Bambini, Storia per la Scuola Primaria“.
Indice

Il Fascino dei Mosaici Romani
I mosaici romani sono opere d’arte realizzate con piccoli tasselli di pietra, marmo o smalto, noti come tessere, disposti per creare immagini decorative e narrative. Queste opere adornavano pavimenti e pareti di ville romane, templi, e edifici pubblici, mostrando scene di vita quotidiana, mitologia, e simbolismo religioso.
Esplorazione dei Mosaici Romani
1. Storia e Significato dei Mosaici Romani
I mosaici romani non erano solo decorazioni, ma esprimevano anche la ricchezza culturale e la spiritualità dei Romani. Le scene raffigurate variavano da semplici motivi geometrici a complesse scene mitologiche e storiche, offrendo una finestra sulla vita e sui valori dell’antica Roma.
2. Come I Mosaici Romani Sono Utilizzati Come Strumento Educativo
Colorare mosaici romani offre ai bambini un modo interattivo per esplorare la storia romana. Le immagini dettagliate e i pattern intricati dei mosaici promuovono la concentrazione e migliorano le abilità motorie fini dei bambini mentre si divertono a colorare le tessere.
3. Attività Pratiche: Come Colorare Mosaici Romani
Per colorare un mosaico romano, i bambini possono usare matite colorate o pennarelli per riempire ogni tessera con colori vivaci, seguendo il modello originale o creando interpretazioni personalizzate. Questa attività non solo sviluppa l’arte visiva dei bambini, ma li avvicina anche alla comprensione della complessità e del lavoro artigianale dei mosaici antichi.
Benefici Educativi e Creativi
I benefici di colorare mosaici romani includono lo sviluppo della creatività, l’apprendimento della storia attraverso l’arte visiva, e l’incremento della consapevolezza culturale. Questa attività può essere integrata nei programmi educativi per rendere l’apprendimento della storia più coinvolgente e memorabile per i giovani studenti.
Conclusioni
Colorare mosaici romani rappresenta una fantastica opportunità per i bambini della scuola primaria di esplorare la storia e l’arte dell’antica Roma in modo divertente e educativo. Incorporare questa attività nelle lezioni può arricchire l’esperienza educativa, promuovendo la creatività e stimolando l’interesse per la storia. Invita i bambini a immergersi nell’affascinante mondo dei mosaici romani e scoprire la bellezza e la significatività di queste antiche opere d’arte.

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF i “Mosaici Romani da Colorare per Bambini, Storia per la Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

Domande Frequenti sui ‘Mosaici Romani da Colorare per Bambini, Storia per la Scuola Primaria’

Che cosa sono i mosaici romani?
I mosaici romani sono opere d’arte realizzate con piccoli tasselli di pietra, marmo o smalto, noti come tessere, che venivano utilizzati per decorare pavimenti e pareti durante l’antica Roma. Queste opere spesso raffiguravano scene di vita quotidiana, mitologia, o simbolismo religioso.

Qual è il valore educativo di colorare mosaici romani per i bambini della scuola primaria?
Colorare mosaici romani offre ai bambini un modo creativo e interattivo per esplorare la storia romana attraverso l’arte visiva. Questa attività non solo migliora le abilità motorie fini e la concentrazione dei bambini, ma li avvicina anche alla comprensione dell’arte e della cultura dell’antica Roma in modo accessibile e divertente.

Come possono i genitori e gli insegnanti incoraggiare i bambini a impegnarsi nella colorazione dei mosaici romani?
Per incoraggiare i bambini a impegnarsi nella colorazione dei mosaici romani, i genitori e gli insegnanti possono fornire materiali colorati di qualità, come matite colorate e pennarelli, e offrire istruzioni chiare sui modelli da seguire. Inoltre, creare un ambiente stimolante e positivo durante l’attività può aumentare l’entusiasmo e l’interesse dei bambini.

Quali sono i benefici educativi oltre alla colorazione stessa dei mosaici romani?
Oltre a migliorare le abilità artistiche e la conoscenza storica, colorare mosaici romani aiuta i bambini a sviluppare la creatività, la pazienza e la comprensione dei concetti di design e composizione artistica. Questa attività può anche promuovere la consapevolezza culturale e l’apprezzamento dell’arte antica.

Come integrare l’attività di colorazione dei mosaici romani nei programmi educativi della scuola primaria?
L’attività di colorazione dei mosaici romani può essere integrata nei programmi educativi della scuola primaria attraverso lezioni di storia antica, arte visiva o progetti interdisciplinari che incoraggiano l’esplorazione creativa e l’apprendimento attraverso l’arte. Gli insegnanti possono organizzare sessioni dedicate alla storia e alla tecnica dei mosaici romani prima di guidare i bambini nell’attività di colorazione.

Clicca per votare questo articolo!Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

Vuoi rimanere aggiornato sulle nuove tecnologie per la Didattica e ricevere suggerimenti per attività da fare in classe?

Sei un docente?

soloscuola.it la prima piattaforma
No Profit gestita dai

Volontari Per la Didattica
per il mondo della Scuola. 

 

Tutti i servizi sono gratuiti. 

Associazione di Volontariato Koinokalo Aps

Ente del Terzo Settore iscritta dal 2014
Tutte le attività sono finanziate con il 5X1000