Le regole anti Covid per la scuola: è una “pandemia burocratica” [VIDEO]

Di redazione

Davvero difficile districarsi in mezzo alla normativa per la gestione dell’emergenza Covid-19. Norme emanate e poi superate da altre. Campeggia il disorientamento (e qualche volta pure lo sconcerto) per la giungla di regole. Per fare chiarezza e capirne di più speciale di Orizzonte Scuola TV, martedì 25 gennaio alle 19:00.

Intervengono Antonello Giannelli (dirigente scolastico, presidente ANP), Vitalba Azzollini (giurista, editorialista Domani), Enrico Bucci (biologo) e Valentina Chindamo (docente).

Conduce Andrea Carlino, giornalista di Orizzonte Scuola.

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Obbligo docenti e Ata, la giurista Azzollini: “Non ha senso ciò che ha deciso il governo. Nasce il diritto ‘tarallucci e vino'”

Di Andrea Carlino

Fa discutere la decisione del governo, contenuta nel Decreto Riaperture, di prevedere l’obbligo vaccinale per gli insegnanti fino al 15 giugno. Per chi è inadempiente, però, dal 1° aprile niente più stop allo stipendio e al lavoro in presenza, ma spostamento ad altre mansioni.
Su Twitter la giurista Vitalba Azzollini, editorialista del giornale “Domani”, va giù pesante: “Ignoro quale sia il senso di lasciare l’obbligo vaccinale per gli insegnanti, ma sprovvisto di sanzioni in caso di inadempimento (chi non si vaccina non è più sospeso dal lavoro, ma viene solo adibito ad altre mansioni). Dopo il diritto emergenziale, il diritto tarallucci e vino”.
Su tweet della giurista non mancano i commenti dei lettori. C’è chi scrive: “La più pesante delle sanzioni, per un insegnante. Diritto a pezzettini”. E ancora: “Era e resta una oscenità in ogni caso. Di diritto e di diritti”. Poi un altro: “Il diritto a non lavorare più e stare sicuri in qualche ufficio a fare passare il tempo”.
Decreto riaperture, docenti non vaccinati tornano a scuola ma impiegati in altre mansioni: “Misura paradossale e che crea disparità”. La polemica

Obbligo vaccinale del personale
Fino al 15 giugno resta l’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico. Secondo il decreto pubblicato, la vaccinazione costituisce requisito essenziale per lo svolgimento delle attività didattiche a contatto con gli alunni. Laddove non risulti l’effettuazione  della  vaccinazione  o  la presentazione  della  richiesta di vaccinazione nelle   modalità stabilite nell’ambito della campagna vaccinale in atto, il personale docente ed educativo sarà invitato a produrre, entro 5 giorni, la  documentazione comprovante “l’effettuazione della vaccinazione oppure  l’attestazione relativa all’omissione  o  al  differimento  della  stessa, ovvero la presentazione della richiesta di vaccinazione da eseguirsi in un termine non superiore a venti  giorni dalla  ricezione  dell’invito,   o   comunque   l’insussistenza   dei presupposti per l’obbligo vaccinale”. In caso di mancata presentazione della documentazione e di inosservanza dell’obbligo vaccinale il personale docente ed educativo non adempiente sarà utilizzato in attività di supporto all’istituzione scolastica. Non andrà, dunque, in classe.
Tutti i riferimenti
Covid, come cambia la quarantena dal 1° aprile. Dad per i positivi su specifica certificazione del medico. DECRETO RIAPERTURE [PDF]
Covid scuola: obbligo di mascherina chirurgica, rispetto della distanza di almeno un metro, no in classe con 37,5°. DECRETO RIAPERTURE [PDF]
Obbligo vaccinale docenti e Ata, rimane in vigore fino al 15 giugno 2022. L’inadempiente utilizzato per attività di supporto alle scuole. DECRETO RIAPERTURE [PDF]
Covid, ritornano le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione. DECRETO RIAPERTURE [PDF]
Covid, da obbligo vaccinale alle mascherine, cosa accade a scuola dal 1° aprile. Decreto Riaperture in Gazzetta Ufficiale. TESTO [PDF]

Pubblicato in Politica scolastica

Argomenti: Covid

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