Di Andrea Carlino
Il governo lavora alla modifica delle regole sulla quarantena per la scuola. Secondo quanto raccolto, Draghi e Bianchi puntano a ridurre la Dad a 5 giorni e soprattutto mirano alla semplificazione delle regole per la scuola rendendole uniforme per tutti gli ordini e gradi d’istruzione.
Ci sarà un’eccezione, però, per quanto riguarda la scuola dell’infanzia e quella primaria: inizialmente gli alunni andranno tutti in Dad dopo il secondo caso, ma per 5 giorni. Poi ci sarà l’allineamento a medie e superiori. Su questo la Lega ha già fatto sapere che terrà il punto: la distinzione tra chi è vaccinato o meno applicata ai più giovani non piace al partito guidato da Salvini.
Sempre riguardo agli studenti vaccinati, si prevede che se vengono contagiati vadano in Dad, ma possano fare il tampone già dopo 5 giorni di isolamento e non più dopo 10. L’idea è di dimezzare la durata della didattica a distanza, ovviamente se lo studente è asintomatico e ha un test negativo.
Secondo indiscrezioni, soltanto gli studenti positivi dovranno presentare il certificato del pediatra o del medico di base per attestare la loro guarigione.
Altre informazioni raccolte segnalano che la sospensione dell’attività didattica in presenza per le classi con casi di positivi, quando necessaria, durerà soltanto 5 giorni e non più 10. La riduzione si applicherà a partire dalle scuole dell’infanzia.
La parola definitiva sulle nuove misure per la scuola, però, la dirà il Cts, convocato prima del Consiglio dei ministri previsto per le 16:00.
Gli altri temi del Consiglio dei Ministri
Il decreto darà copertura normativa all’ordinanza per la proroga dell’obbligo delle mascherine all’aperto e della chiusura delle discoteche per altri dieci giorni, quindi fino al 10 febbraio, decisa dal Consiglio dei ministri di lunedì scorso.
Altra novità decisiva sarà il pensionamento del sistema a colori. Resterà solo la zona rossa ma visto il calo dei contagi e la discesa del numero dei ricoveri appare difficile che qualche regione possa entrarvi. L’abbandono dei colori vuol dire anche dall’11 febbraio (salvo ulteriori proroghe) sarà eliminato l’obbligo d’indossare la mascherina all’aperto.
Tra le questioni aperte c’è anche quella della durata del Green Pass per chi ha fatto la terza dose di vaccino. L’ipotesi sul tavolo prevederebbe una durata illimitata del certificato verde, fatte salve nuove situazioni di carattere sanitario e in attesa che Ema e Aifa decidano su un’eventuale quarta dose. Dal 1° febbraio il certificato verde ha validità di 6 mesi (invece di 9). Senza una norma ad hoc per i vaccinati con tre dosi, chi ha fatto il booster rischia di trovarsi senza Super Green Pass e senza possibilità di rinnovo.
In Consiglio dei Ministri si parlerà anche di Pnrr. Con i ministri ci sarà “una puntuale ricognizione della situazione relativa ai principali obiettivi Pnrr del primo semestre dell’anno”.
Cosa prevede il Decreto Sostegni TER
Nel testo del Decreto Sostegni TER ci sono alcune misure relative alla scuola riportate agli articoli 19 e 30 del provvedimento.
Si dispone all’art. 19 la distribuzione gratuita di mascherine FFP2 al personale e agli alunni in autosorveglianza di cui all’articolo 4 del decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1. Sarà necessario produrre, presso le farmacie in convenzione, l’attestazione dell’istituzione scolastica interessata che comprovi l’effettiva esigenza. Il Ministero dell’istruzione provvederà con proprio decreto a ripartire le somme necessarie alle istituzioni scolastiche.
L’art. 30 comma 1 indica una semplificazione per la prosecuzione della didattica in presenza quando è prevista l’autosorveglianza con due casi di positività nella classe nelle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado e nel sistema di istruzione e formazione professionale: in questa circostanza gli studenti potranno entrare in classe senza aver effettuato un test antigenico rapido o molecolare con esito negativo, ma soltanto con la verifica della certificazione verde mediante l’applicazione mobile aggiornata. La stessa misura si applica, in tutti gli altri casi, anche per la riammissione in classe degli alunni in regime sanitario di autosorveglianza dopo una sospensione delle attività educative e didattiche in presenza a causa dell’accertamento di casi di positività.
Infine, l’art. 30 comma 2 prevede che l’accesso gratuito ai test antigenici rapidi, già previsto per la popolazione scolastica delle scuole secondarie di I e II grado posta in autosorveglianza, si applichi anche alla popolazione scolastica delle scuole primarie.
Quarantena a scuola, le regole attuali
Ricordiamo che il Governo ha differenziato le modalità di quarantena in base agli ordini e gradi di scuola, nonché allo stato vaccinale degli studenti.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Se nella classe o nella sezione c’è un caso positivo, le attività sono sospese e i bambini sono in quarantena per 10 giorni.
SCUOLA PRIMARIA
Nella scuola primaria, Se c’è un caso positivo in classe, parte la sorveglianza: test antigenico rapido o molecolare quando si scopre il caso di positività, poi un altro dopo 5 giorni dall’ultimo contatto. Se i casi positivi sono due o più, la classe va in quarantena e per 10 giorni le lezioni si svolgono in Dad.
SCUOLA MEDIA E SUPERIORE
Passiamo alla scuola secondaria di I e II grado (medie e superiori). Con un positivo in classe, si attiva l’auto-sorveglianza: lezioni in presenza, ma gli alunni devono indossare le mascherine Ffp2. Con 2 positivi, le cose cambiano tra vaccinati e non: i non vaccinati, quelli che non hanno la terza dose, quelli che hanno completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e quelli che sono guariti dal Covid da più di 120 giorni, seguono lezioni in Dad; tutti gli altri in presenza con Ffp2. Con 3 positivi, la classe è in quarantena per 10 giorni e in Dad.
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