Boom di stage ma tra gli over 55, meno 34% per i giovani sotto i 30 anni

Nel 2021 ci sarebbe stata un’impennata di stage, più 227% nel secondo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A lanciare l’allarme, il sindacato NIdiL Cgil (Nuove identità di lavoro, che tutela i lavoratori atipici) attraverso la newsletter Collettiva.

Spiega Maria Giorgia Vulcano, coordinatrice dei tirocini extracurriculari per il Nidil: “Le persone pensano di firmare un contratto di lavoro. Dopo sei mesi o un anno, quando finiscono, l’amara sorpresa: non hanno diritto a niente, disoccupazione, contributi, nulla di nulla. Perché quello che avevano sottoscritto era un progetto formativo. È a quel punto che si rivolgono a noi e scoprono che il loro era uno stage”.

In altre parole sarebbero molto diffusi gli stage spacciati per lavoro, che dietro l’alibi della formazione finalizzata all’inserimento e al reinserimento di persone svantaggiate, disoccupati e inoccupati, alla fine si risolvono in semplice sfruttamento e precariato.

Un tema che è divenuto particolarmente …..

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