Reclutamento, ‘che sia necessario un cambiamento è indiscutibile’: INTERVISTA a R. Sasso

Dopo quanto accaduto con il concorso ordinario per la scuola secondaria, discutere di riforma del reclutamento è d’obbligo. Oltre alle presunte irregolarità della prova, contro cui il Codacons prepara il ricorso, anche la notizia di probabili atteggiamenti scorretti da parte dei candidati ha destato indignazione. Il Sottosegretario Rossano Sasso, ieri, ha espresso la sua in un post su Facebook. Oggi gli abbiamo posto alcune domande sull’argomento.

Concorso e quiz: come si seleziona un insegnante?

E’ corretto selezionare un insegnante con un test a crocette? Lo abbiamo chiesto al Sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso.

Sottosegretario, abbiamo letto la sua indignazione per le presunte irregolarità del concorso per la scuola secondaria. Non pensa che un quiz a crocette sia la formula meno indicata per selezionare un docente? Se sì, per quale motivo nel 2022 è ancora utilizzata?

“La premessa è che se qualcuno ha truffato in sede di concorso va individuato e sanzionato. Come ministero dell’Istruzione ci muoveremo per verificare le segnalazioni che stanno arrivando e, nel caso, ci rivolgeremo alla magistratura.  Sarebbero illeciti gravissimi, ancora di più se commessi da aspiranti educatori.

Detto questo, è evidente che per selezionare un docente non è sufficiente applicare lo schema che si usa per qualsiasi altro impiegato pubblico. Non ci si può limitare a verificare la conoscenza di semplici nozioni, in molti casi anche su materie che poco o nulla hanno a che vedere con l’insegnamento. Bisogna capire se un candidato ha effettivamente le qualità umane e professionali per trasmettere qualcosa di importante ai nostri ragazzi. Il reclutamento è un argomento su cui ci sono diverse sensibilità tra le forze politiche e non è facile trovare la giusta sintesi, soprattutto in un Governo di unità nazionale. Ma che sia necessario un cambiamento credo sia indiscutibile“.

Riforma del reclutamento: in attesa di una soluzione valida

Se i concorsi non funzionano, è chiaro che il reclutamento deve essere cambiato. Ma come? Più volte abbiamo parlato con l’onorevole Sasso di un doppio canale di reclutamento. Si spera che questa proposta, dopo il caos dell’ultimo concorso, venga finalmente presa seriamente in considerazione.

Si parla di nuovo reclutamento da mesi, e anche di percorsi speciali per i precari storici. Dopo il fallimento evidente di questo concorso, le probabilità che finalmente qualcosa si muova in tal senso, sono aumentate?

“Me lo auguro per il bene della scuola e lavoro ogni giorno per una soluzione in tal senso. Purtroppo sulla stabilizzazione dei precari storici, a cui va riconosciuto un diritto acquisito e non un privilegio, c’è stata la sistematica opposizione ideologica delle sinistre.

Noi della Lega chiediamo una cosa semplice, prevista già dal presidente Mattarella quando ricopriva l’incarico di ministro dell’Istruzione: un doppio binario di reclutamento, con i concorsi ordinari da una parte e la stabilizzazione dei precari con almeno tre anni di servizio dall’altra. In questo modo si renderebbe giustizia a migliaia di lavoratori e si sanerebbe un vulnus che la stessa Unione Europea ha stigmatizzato e sanzionato con una procedura di infrazione ai danni dell’Italia”. 

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