Alcuni docenti non vaccinati rifiutano di fare 36 ore come gli Ata, c’è aria di contenzioso

Dopo le proteste, i docenti non vaccinati, sono pronti a passare alle azioni concrete: alcuni di loro non possono accettare di passare all’orario del personale Ata, quindi a 36 ore settimanali, né di essere occupati con “attività di supporto alle funzioni scolastiche”, così come previsto dalla Nota ministeriale del 31 marzo. C’è chi è pronto a contestare formalmente l’incarico che il dirigente scolastico si attinge a consegnare loro: fondamentalmente, il motivo è legato al fatto che le attività rischiano di demansionare i docenti no-vax e anche di fuoriuscire dalle funzioni del docenti previste dal Contratto di lavoro.

Le contro-contestazioni

“Lunedì rientrerò a scuola – ha detto Ferdinando Alliata, docente del liceo artistico di Palermo, intervistato dall’Ansa -, ho già preparato una rimostranza scritta nel caso in cui la dirigente mi proporrà 36 ore di lavoro, anziché 18, non lo ritengo assolutamente legittimo”.

Se la contestazione del …..

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