Docente velocista rinuncia alla finale dei mondiali di atletica per non lasciare soli gli studenti alla maturità: “non posso tradirli”
Tra l’insegnante e la classe si crea un rapporto speciale, alcuni pedagogisti lo definiscono “amore”. Come tutti i rapporti, se veri e sentiti, non può sciogliersi facilmente. Soprattutto, a tirarsi indietro, a “tradire”, difficilmente è l’insegnante: è lui, infatti, che traccia la strada. Che deve, per capirci, dare l’esempio. Questo ragionamento non è però sempre chiaro a tutti gli insegnanti. E il decadimento dell’autorevolezza della professione passa anche per la dissoluzione di questo rapporto speciale, che venendo meno fa (anche per scelta di una parte dei docenti) fa scivolare in basso l’importanza del ruolo del prof. Ma ci sono anche molti bravi docenti che non se la sentono di tirarsi indietro, anche a scapito di sé stessi. La storia del professor Emiliano Raspi, insegnante in un liceo scientifico a Volterra, in provincia di Pisa, è una di queste.
La finale mondiale mancata
Il professor Raspi insegna Storia …..