Bianchi: “I quizzoni cambieranno. Sbagliato abolire le chat. Assumiamo 70mila prof”

“La riforma delinea un percorso chiaro per chi vuole diventare insegnante nelle scuole secondarie dopo anni in cui le regole sono cambiate più volte. Puntiamo sulla formazione iniziale, con i 60 crediti universitari aggiuntivi rispetto alla laurea magistrale necessari per ottenere l’abilitazione e poi il concorso, richiesto da una norma costituzionale. Aumentiamo il focus sulle competenze specifiche, come quelle pedagogiche, la didattica delle singole discipline e mettiamo una grande attenzione al tirocinio diretto guidato da tutor che vengono dalla scuola. Potenziamo la formazione continua dei nostri insegnanti sul digitale, sulle materie scientifiche e sulla progettazione e innovazione didattica, per accompagnare e orientare i nostri ragazzi e le nostre ragazze nel loro percorso di studio e di vita e affrontare così anche il tema della dispersione. Con la riforma nascerà la Scuola di alta formazione per dare linee guida, per una formazione continua che possa arricchire la professionalità …..

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