Il facilitatore a scuola per migliorare le relazioni in classe e tra colleghi

Dall’incontro tra gli studi del comportamento individuale e di gruppo (psicologia sociale) e gli studi della biologia delle relazioni (neurobiologia interpersonale) emergono nuove mappe e strumenti innovativi per l’insegnante e il dirigente. (VAI AL CORSO)

Uno di questi strumenti e approcci è quello definito della dialogicità, che non è solo un metodo di lavoro ma una cultura, un sentimento verso l’altro, una predisposizione alla reciprocità, alla parità e al riconoscimento di pluralità e intersoggettività.

Un approccio particolarmente funzionale a scuola non solo in classe ma anche nell’ambito delle relazioni tra dirigente e personale scolastico, in vista di un’abitudine orizzontale al confronto e alla convivenza organizzativa, requisito centrale per l’umanizzazione dei gruppi di lavoro e delle classi, premessa indispensabile per un “risveglio di risorse e intelligenze” diffuso e trasversale.

Le aree d’azione

Quali sono le aree di azione nell’ambito delle quali un facilitatore esercita l’approccio dialogico? L’area organizzativo-manageriale (dove opera il dirigente …..

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