Osservazioni da sessantenne

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Il grande erudito romano Terenzio Varrone (ca. 116-27 a.C.) tra le sue numerose opere compose una volta anche una satira menippea (opera mista di prosa e di versi) intitolata “Il sessantenne”. Vi si narrava di un uomo che si era addormentato in una grotta all’età di dieci anni e si era risvegliato all’età di sessanta, dopo un letargo durato un cinquantennio; ed al suo risveglio aveva trovato la società completamente cambiata dal tempo in cui era bambino, naturalmente in peggio, perché erano drasticamente decadute le virtù ed altrettanto rapidamente aumentati la corruzione e i vizi. Si tratta, com’è ovvio, di una finzione possibile soltanto nella satira, dove la realtà viene stravolta e trasformata allo scopo di mettere in evidenza, magari in tono burlesco, le contraddizioni e le storture degli individui e delle comunità. Questo carattere della satira romana, come vediamo, si è mantenuto anche oggi.

Ora, a me sembra di essere nella condizione del sessantenne di Varrone, benché io di anni ne abbia purtroppo più di 60 e stia irrimedialmente avvicinandomi alla settantina. Mi pare di aver vissuto un letargo pluridecennale, perché da quando ero giovane e credevo in determinati valori che mi erano stati trasmessi dalla famiglia, dalla scuola, dalle mie letture, tutto è cambiato in modo radicale, con uno stravolgimento, si potrebbe dire, a 360 gradi oppure, come di dice dalle mie parti, “dal giorno alla notte”. Causa di questo stravolgimento è stata in parte la “rivoluzione” del ’68 e le sue nefaste conseguenze in ambito sociale e specialmente scolastico; ma a ciò si è aggiunto l’altrettanto nefasta diffusione del cosiddetto “politicamente corretto”, che in nome di un falso progressismo ha imposto (anche con la forza in certi casi) un pensiero unico che sostiene determinati principi antitradizionali e opera una sistematica ghettizzazione di chiunque vi si opponga ottenuta con l’isolamento sociale dei dissidenti, la loro esclusione dal dibattito pubblico, l’applicazione ad essi di etichette infamanti che sono veri e propri deterrenti per chi tenta di ragionare con la propria testa.

Facciamo qualche esempio. A me da giovane era stato insegnato che la Patria era un valore importante e che nel nostro Risorgimento tante persone si erano sacrificate per l’unità e l’indipendenza del nostro Paese; ed anche le guerre mondiali del ‘900 ci venivano presentate in questa luce, quella della volontà del nostro popolo di difendere la propria terra e la propria libertà (anche la Resistenza, celebrata oggi 25 aprile, andava in questo senso). Oggi invece chiunque si azzarda a dire che l’Italia dovrebbe rivendicare la propria identità e la propria indipendenza dagli USA, dalla NATO e dai banchieri di Bruxelles viene bollato come “populista” o peggio “sovranista”, come se chi rivendica la sovranità del proprio Paese fosse un pericoloso revanscista o peggio un bieco reazionario. Io da parte mia, che da sempre sono affezionato al mio Paese e sono orgoglioso di essere italiano, non riesco a vedere nulla di offensivo in queste parole, che anzi dovrebbero far parte, secondo me, di tutti i cittadini. Nei pochi viaggi che ho fatto ho potuto vedere come molti stranieri (francesi, tedeschi, inglesi, austriaci ecc.) sono molto più legati alle loro patrie che all’Europa di cui pur fanno parte. Perché invece noi italiani dobbiamo essere i primi a disprezzare l’Italia ed a sottometterci, come stiamo facendo, ai diktat stranieri?

In questo periodo, proprio riguardo alla guerra che purtroppo si sta combattendo in Europa, si è messo in evidenza lo squallido servilismo con cui il nostro governo si adegua alla versione americana ed europea degli avvenimenti, senza neanche cercare di individuare le ragioni e le cause del conflitto. Gli storici seri, dai tempi di Tucidide, hanno sempre cercato le cause degli avvenimenti, ma oggi chiunque si azzarda a vedere in questa guerra altre motivazioni che non siano l’imperialismo di Putin, viene etichettato rozzamente come “putiniano”, senza riuscire a capire che chi ritiene ingiustificato l’espansionismo della NATO o pensa che l’Ucraina abbia le sue colpe non intende affatto giustificare l’invasione russa, ma sta solo cercando di vederci chiaro in una situazione internazionale di conflitto in cui le colpe, come in qualunque dissidio anche minimo, ben raramente stanno da una parte sola. La televisione di regime ci trasmette invece una visione manichea dei fatti in cui il male sta tutto dalla parte russa e il bene tutto dalla parte ucraina; ed a ciò si aggiunge l’azione pratica di un governo non eletto da nessuno che si permette di prendere iniziative sconsiderate come l’invio di armi ad una delle parti belligeranti, inimicandosi l’altra e rendendosi quindi parte attiva in un conflitto che non dovrebbe coinvolgerci direttamente. A ciò si aggiungono delle sanzioni economiche assurde, che recheranno molti più danni a noi che alla Russia e che potrebbero far saltare la nostra economia già traballante. Chi fa notare tutto questo è automaticamente “putiniano” e viene pubblicamente sbeffeggiato e insultato.

Potrei continuare a lungo con questa rassegna, con i cambiamenti sociali epocali che hanno interessato il cinquantennio in cui io sono stato in letargo nella grotta, ma il post sarebbe troppo lungo. Un accenno faccio solo ai cosiddetti “diritti civili”, il nuovo cavallo di battaglia del “politicamente corretto”. Quando eravamo giovani tutti noi della nostra generazione eravamo stati abituati al concetto di famiglia formato da un uomo e una donna, cui si aggiungevano poi i figli nati dal matrimonio; e questi principi erano per noi scontati, nessuno pensava che potesse esistere qualcosa di diverso. Oggi non è più così, ci sono le cosiddette “famiglie arcobaleno”, c’è l’utero in affitto, tutto è cambiato; ma ciò che non si può accettare di questi mutamenti sociali non è tanto la loro esistenza (alla quale nostro malgrado dobbiamo piegarci) quanto la pubblica gogna e la condanna infamante rivolta a tutti coloro che credono nella famiglia tradizionale, bollati inesorabilmente come “omofobi” ed emarginati dal dialogo televisivo, dall stampa e dai social. Anzi, la prepotenza delle lobby gay e dei sostenitori dell’ideologia LGTB è arrivata persino alla repressione violenta degli oppositori mediante il cosiddetto “disegno di legge Zan”, che prescrive la denuncia penale e la galera per chi non accetta queste nuove ideologie ed esprime opinioni diverse. Quindi non c’è più soltanto una censura morale, si arriva anche alla coercizione giudiziaria per i dissidenti, conculcando la libertà di opinione, costituzionalmente garantita, in modo analogo a quanto avviene nelle più bieche dittature. E poi hanno il coraggio di parlare di democrazia e di libertà! Quale libertà può esserci in un Paese dove si è obbligati a pensarla tutti allo stesso modo?

Un’altra etichetta infamante, sempre imposta dal pensiero unico dominante del “politicamente corretto” è quella che bolla come “razzista” chiunque metta in guardia la società dai pericoli dell’immigrazione incontrollata, che ha già provocato un grave degrado in molte delle nostre città, dove i cittadini hanno paura ad uscire per la presenza di bande di extracomunitari violenti e della diffusione dello spaccio di droga e della prostituzione. Chi vorrebbe limitare questi fenomeni non c’entra nulla con il razzismo, che è una cosa ben diversa, è cioè la presunzione della superiorità intrinseca di una razza su un’altra, come avveniva – ad esempio – nella Germania nazista; ma chi fa giustamente notare i problemi ed i pericoli derivanti dall’immigrazione clandestina non lo fa perché si sente superiore agli immigrati, ma perché la presenza eccessiva di queste persone, a cui non siamo in grado di offrire un lavoro e una sistemazione perché mancano anche a molti di noi, provoca effettivamente un grave incremento della criminalità e del degrado sociale.

Ma purtroppo è inutile denunciare tutto questo, perché la nostra società è ormai posseduta integralmente o quasi da queste nuove ideologie di origine americana che hanno sostituito quelle precedenti (la sinistra ad esempio, che prendeva le parti del proletariato, ora è diventata la paladina di gay e immigrati) e si sono imposte mediante la sistematica occupazione di tutti i principali canali televisivi e delle maggiori testate giornalistiche. Quel che le persone come me, che hanno dormito per cinquant’anni, dovrebbero fare è tornare nella grotta e dormire ancora, in attesa che un nuovo Varrone ci riscopra e ci mostri un mondo finalmente libero e giusto.

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Animali in Letargo: Schede Didattiche per Bambini

L’insegnamento delle scienze nella scuola primaria gioca un ruolo cruciale nello sviluppo della curiosità e del pensiero critico nei bambini. Tra i tanti argomenti affascinanti che possono essere trattati, uno dei più coinvolgenti e adatti ai più piccoli è il letargo degli animali. Scoprire come alcuni animali affrontano i rigidi mesi invernali riducendo drasticamente le loro attività fisiologiche può aprire le porte a una comprensione più ampia del mondo naturale. Per questo, l’utilizzo di schede didattiche sugli animali in letargo è uno strumento educativo efficace per introdurre i bambini a questo fenomeno scientifico in modo interattivo e divertente.Le schede didattiche rappresentano un ottimo supporto per l’insegnamento, permettendo ai bambini di apprendere attraverso il gioco e l’esplorazione. Le informazioni sui vari animali che entrano in letargo, accompagnate da attività pratiche, come colorare, risolvere quiz e collegare immagini, aiutano a mantenere alto l’interesse degli studenti e facilitano la comprensione di concetti complessi. L’apprendimento in età scolare primaria deve essere stimolante, coinvolgente e accessibile, e le schede didattiche rispondono perfettamente a queste esigenze.In questo articolo approfondiremo il tema degli animali in letargo attraverso una serie di schede didattiche pensate appositamente per la scuola primaria. Analizzeremo come utilizzare questi strumenti per rendere più dinamiche le lezioni di scienze, quali informazioni inserire per catturare l’attenzione dei bambini e come stimolare la loro curiosità verso i fenomeni naturali. Alla fine dell’articolo, forniremo ulteriori suggerimenti per arricchire l’insegnamento e approfondire l’argomento.A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF il file “Animali in Letargo: Schede Didattiche per Bambini, Scienze per la Scuola Primaria“.Indice
Cosa Significa Letargo: Introduzione per BambiniIl letargo è un processo naturale che alcuni animali attraversano per sopravvivere durante l’inverno. Quando le temperature diventano molto basse e il cibo scarseggia, alcuni animali entrano in uno stato di sonno profondo, in cui le loro attività vitali rallentano notevolmente. Durante il letargo, la frequenza cardiaca, la respirazione e la temperatura corporea degli animali diminuiscono, permettendo loro di risparmiare energia. Questo comportamento è comune nei paesi con climi freddi e aiuta gli animali a superare i mesi invernali, in attesa del ritorno della primavera.Per spiegare il letargo ai bambini in modo semplice, si può paragonarlo a un lungo sonno invernale. In questo periodo, gli animali non mangiano e dormono per mesi interi. Questo concetto può essere introdotto attraverso esempi di animali comuni che vanno in letargo, come gli orsi, i ricci, gli scoiattoli e i pipistrelli. Le schede didattiche aiutano a visualizzare e comprendere questo fenomeno in modo concreto, offrendo ai bambini attività pratiche che li coinvolgano direttamente nello studio.L’Importanza delle Schede Didattiche nel Processo di ApprendimentoLe schede didattiche sono uno strumento didattico essenziale nelle scuole primarie, soprattutto quando si tratta di spiegare concetti complessi come il letargo. Queste risorse educative offrono numerosi vantaggi:Facilitano la comprensione: Le schede didattiche utilizzano immagini e descrizioni semplici, facilitando la comprensione di concetti scientifici che potrebbero risultare astratti per i bambini.
Incoraggiano l’apprendimento interattivo: Le schede stimolano i bambini a partecipare attivamente, invitandoli a colorare, risolvere quiz, collegare immagini e rispondere a domande, rendendo l’apprendimento un’attività divertente e coinvolgente.
Rafforzano la memorizzazione: Attraverso il gioco e le attività pratiche, le informazioni vengono assimilate più facilmente e restano nella memoria a lungo termine.Le schede didattiche sugli animali in letargo possono essere utilizzate in classe, ma anche a casa come attività extra per consolidare quanto appreso durante le lezioni. Sono adatte a diverse fasce d’età, permettendo agli insegnanti di personalizzare il materiale in base al livello di apprendimento dei bambini.Esempi di Animali che Vanno in LetargoLe schede didattiche sugli animali in letargo possono includere una varietà di specie che adottano questa strategia per sopravvivere all’inverno. Di seguito, analizziamo alcuni degli animali più conosciuti che vanno in letargo e che possono essere utilizzati come esempi didattici.1. L’OrsoL’orso è forse l’animale più noto per il letargo. Durante l’autunno, accumula grandi quantità di grasso per prepararsi all’inverno. Quando arriva il freddo, l’orso si rifugia in una tana e trascorre l’inverno dormendo profondamente. Durante questo periodo, il suo metabolismo rallenta significativamente, permettendogli di sopravvivere senza cibo fino alla primavera.2. Il RiccioIl riccio è un altro animale che entra in letargo per sopravvivere ai mesi più freddi. Prima di andare in letargo, costruisce un nido confortevole, spesso fatto di foglie secche, dove si nasconde fino all’arrivo del caldo. Durante il letargo, il riccio riduce drasticamente la sua attività corporea, abbassando la temperatura e rallentando il battito cardiaco.3. Lo ScoiattoloNon tutti gli scoiattoli vanno in letargo in senso stretto, ma molti di loro riducono le loro attività durante l’inverno. Alcuni scoiattoli entrano in un periodo di torpore, durante il quale dormono per lunghi periodi e si svegliano solo di tanto in tanto per mangiare il cibo che hanno accumulato durante l’autunno.4. Il PipistrelloI pipistrelli sono animali che vanno in letargo durante l’inverno, spesso nascondendosi in grotte o soffitte. Durante il letargo, i pipistrelli abbassano drasticamente la loro temperatura corporea e riducono il consumo di energia, sopravvivendo grazie alle riserve di grasso accumulate durante l’estate.5. La RanaAlcune specie di rane, come la rana verde e la rana toro, vanno in letargo immergendosi nei fondali di stagni o laghi. Durante questo periodo, la loro attività si riduce al minimo e respirano attraverso la pelle, assorbendo ossigeno dall’acqua.Utilizzo delle Schede Didattiche per Approfondire l’ApprendimentoLe schede didattiche sugli animali in letargo possono essere suddivise in diverse sezioni per coprire vari aspetti del fenomeno. Di seguito alcuni esempi di attività e contenuti che possono essere inclusi.1. Colorare gli AnimaliLe schede che includono immagini di animali da colorare sono un ottimo modo per introdurre i bambini al letargo. Mentre colorano, i bambini possono leggere brevi descrizioni che spiegano cosa fa l’animale durante l’inverno. Questo approccio stimola l’apprendimento visivo e la memorizzazione.2. Collegare gli Animali al Loro AmbienteUn’altra attività utile è far collegare i bambini agli animali e ai loro habitat naturali. Ad esempio, possono collegare gli orsi alle caverne, le rane ai laghi e gli scoiattoli agli alberi. Questo aiuta a sviluppare una comprensione dei diversi ambienti naturali e delle strategie di sopravvivenza degli animali.3. Quiz InterattiviLe schede didattiche possono includere piccoli quiz a scelta multipla che permettono ai bambini di testare ciò che hanno appreso. Ad esempio, si può chiedere quale animale accumula grasso per sopravvivere al letargo o quale costruisce un nido prima dell’inverno.4. Attività di OsservazioneLe schede possono invitare i bambini a osservare la natura, chiedendo loro di notare quali animali potrebbero andare in letargo nella loro zona. Possono fare disegni o scrivere brevi descrizioni di ciò che vedono, incoraggiando l’interazione diretta con l’ambiente.Suggerimenti Utili per Utilizzare al Meglio le Schede DidattichePersonalizza le attività: Adatta le schede didattiche al livello di conoscenza dei bambini. Alcuni potrebbero beneficiare di spiegazioni più dettagliate, mentre altri potrebbero preferire attività più pratiche.
Integra il digitale: Considera di utilizzare risorse digitali interattive, come app o video educativi, insieme alle schede didattiche tradizionali. Questo può aumentare l’interesse dei bambini e arricchire la loro esperienza di apprendimento.
Coinvolgi la famiglia: Incoraggia i genitori a lavorare con i bambini a casa, completando insieme le schede didattiche e discutendo su ciò che hanno imparato. Questo può rinforzare i concetti appresi in classe e creare un legame tra scuola e casa.Le schede didattiche sugli animali in letargo offrono un approccio divertente e informativo per introdurre i bambini della scuola primaria alle meraviglie della natura. Attraverso queste attività, i piccoli studenti possono imparare come gli animali affrontano i rigori dell’inverno, sviluppando al contempo una curiosità più profonda per le scienze e il mondo che li circonda.Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF il file “Animali in Letargo: Schede Didattiche per Bambini, Scienze per la Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:Domande Frequenti su ‘Animali in Letargo: Schede Didattiche per Bambini, Per la Scuola Primaria’Cosa sono le schede didattiche sugli animali in letargo?Le schede didattiche sugli animali in letargo sono materiali educativi progettati per insegnare ai bambini della scuola primaria il concetto di letargo. Queste schede includono attività pratiche, domande, immagini e informazioni sugli animali che vanno in letargo durante l’inverno, aiutando i bambini a comprendere questo processo naturale.
Quali animali sono inclusi nelle schede didattiche sul letargo?Le schede didattiche di solito includono animali come orsi, ricci, scoiattoli, pipistrelli, tartarughe e rane, che sono esempi comuni di animali che vanno in letargo. Ogni scheda fornisce informazioni dettagliate su come ciascun animale si prepara per il letargo e come trascorre questo periodo.
Come possono le schede didattiche aiutare i bambini a comprendere il letargo?Le schede didattiche presentano le informazioni in modo visivo e interattivo, rendendo il concetto di letargo accessibile e interessante per i bambini. Attraverso attività come il completamento di disegni, il collegamento di immagini agli animali e domande a risposta multipla, i bambini apprendono attivamente.
Quali attività sono incluse nelle schede didattiche sugli animali in letargo?Le schede didattiche possono includere attività come disegni da colorare, giochi di abbinamento tra animali e il loro ambiente di letargo, quiz a scelta multipla, cruciverba, schede di osservazione e domande di comprensione per verificare ciò che i bambini hanno imparato.
Le schede didattiche sugli animali in letargo possono essere utilizzate a casa o solo in classe?Le schede didattiche sono versatili e possono essere utilizzate sia a casa che in classe. Possono essere uno strumento utile per genitori che vogliono supportare l’apprendimento dei propri figli o per insegnanti che desiderano arricchire le lezioni di scienze con attività pratiche.
A quale fascia di età sono destinate le schede didattiche sugli animali in letargo?Le schede didattiche sugli animali in letargo sono progettate principalmente per i bambini della scuola primaria, generalmente dai 6 ai 10 anni. Le attività sono strutturate in modo da essere accessibili e comprensibili per questa fascia d’età.
Quali sono i benefici educativi dell’utilizzo delle schede didattiche sugli animali in letargo?Le schede didattiche sviluppano il pensiero critico, migliorano la capacità di osservazione e comprensione, e stimolano l’interesse per la natura e gli animali. Inoltre, permettono ai bambini di apprendere in modo interattivo e divertente, facilitando la memorizzazione delle informazioni scientifiche.Clicca per votare questo articolo!Maestra di Sostegno – Scuola Primaria

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