Ius Scholae, “da Giuseppe Conte una provocazione”

“L’appello a convergere sulla proposta di legge per introdurre il cosiddetto ius scholae rivolto al centrodestra da Giuseppe Conte va respinto al mittente con decisione”. Non le manda a dire il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso. Così su Facebook: “Ha tutti i crismi di una sconclusionata provocazione da parte di chi, evidentemente, si sta dedicando più alla campagna elettorale che all’attività dell’attuale Governo. Dal capo politico di uno dei partiti della maggioranza e da un ex presidente del Consiglio ci aspetteremmo un comportamento più responsabile. Con la guerra in Ucraina, la difficoltosa ripartenza dopo i due anni di pandemia, le criticità che riguardano energia, economia e inflazione, non c’è alcun bisogno di creare continue fibrillazioni all’Esecutivo. Anche perché, è bene ricordarlo, il programma del Governo Draghi non prevede interventi sul fronte della cittadinanza.

In Italia, con le leggi in vigore, ai minori stranieri sono giustamente già garantiti tutti i diritti, a cominciare da quelli alla salute e all’istruzione. Il sospetto è che si voglia forzare la mano sullo ius scholae. Usando i bambini come grimaldello, per un’estensione generalizzata della cittadinanza a chiunque si trovi nel nostro territorio. Cosa succederebbe, infatti, se non venisse rinnovato il permesso di soggiorno al genitore di un minore divenuto cittadino italiano? Prevarrebbe, logicamente, la tutela del bambino. E dunque il diritto al ricongiungimento familiare, che di fatto si trasformerebbe in una sorta di sanatoria universale. L’ho detto e lo ribadisco e Giuseppe Conte se ne faccia una ragione: no allo ius soli mascherato, no allo ius scholae”.

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Ius scholae, Sasso: ‘Provocazione da campagna elettorale’

“L’appello a convergere sulla proposta di legge per introdurre il cosiddetto ius scholae rivolto al centrodestra da Giuseppe Conte va respinto al mittente con decisione. Ha tutti i crismi di una sconclusionata provocazione da parte di chi, evidentemente, si sta dedicando più alla campagna elettorale che all’attività dell’attuale Governo. Dal capo politico di uno dei partiti della maggioranza e da un ex presidente del Consiglio ci aspetteremmo un comportamento più responsabile”. Lo dichiara Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione.

Ius scholae: ‘non usare i bambini come grimaldello’

“Con la guerra in Ucraina, la difficoltosa ripartenza dopo i due anni di pandemia, le criticità che riguardano energia, economia e inflazione, non c’è alcun bisogno di creare continue fibrillazioni all’Esecutivo. Anche perché, è bene ricordarlo, il programma del Governo Draghi non prevede interventi sul fronte della cittadinanza. In Italia, con le leggi in vigore, ai minori stranieri vengono giustamente già garantiti tutti i diritti, a cominciare da quelli alla salute e all’istruzione.

Il sospetto – sottolinea Sasso ­– è che si voglia forzare la mano sullo ius scholae, usando i bambini come grimaldello, per un’estensione generalizzata della cittadinanza a chiunque si trovi nel nostro territorio. Cosa succederebbe, infatti, se non venisse rinnovato il permesso di soggiorno al genitore di un minore divenuto cittadino italiano? Prevarrebbe, logicamente, la tutela del bambino e dunque il diritto al ricongiungimento familiare, che di fatto si trasformerebbe in una sorta di sanatoria universale”.