Tazza in ceramica con tecnica a lastre

Per creare questa tazza in ceramica abbiamo utilizzato la tecnica a lastre, usando delle DIME in carta (sagome per riprodurre il profilo delle forme sulla creta) che potete trovare qui sotto:

Per prima cosa si appiattisce la creta prima con le mani e poi con un mattarello, creando una lastra dello spessore di 5-6mm. Per fare ciò si utilizzano delle stecche di legno ai lati della lastra, in modo che premendo la creta con il mattarello, la lastra risulti dello stesso spessore su tutta la sua superficie. Con la dima della tazza si controlla che la superficie sia sufficiente per ritagliare la sagoma in creta.

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Ceramica a lastre: vasi creativi

Con le classi seconde abbiamo realizzato dei vasi in argilla utilizzando la tecnica delle lastre. Ogni studente ha ideato e progettato il proprio vaso, partendo da un modello in carta.

Dopo aver pensato e ideato diverse forme, creando alcuni schizzi a matita, gli studenti hanno disegnato le sagome delle varie parti del loro vaso, cercando di capire come assemblarle. Per fare il progetto del loro vaso, gli studenti hanno ritagliato e assemblato i pezzi con lo scotch, costruendo un prototipo tridimensionale. Questo passaggio è stato molto utile per verificare se il progetto fosse effettivamente realizzabile in creta, oltre che per valutare forme, proporzioni e dimensioni.

Successivamente abbiamo spianato le lastre di argilla con il mattarello e le guide di legno alte 7 mm. Dalle lastre sono state poi ritagliate le forme necessarie per comporre i vasi, seguendo il modello in carta. È stato interessante osservare la grande varietà di soluzioni creative: ogni vaso ha assunto una forma diversa e originale.

Le varie parti sono state assemblate con la tecnica della zigrinatura e della barbottina, che consente di unire saldamente le superfici in creta.

La decorazione è stata realizzata quando i pezzi avevano raggiunto la durezza cuoio, cioè uno stadio intermedio di asciugatura. Abbiamo utilizzato ingobbi colorati e due tecniche principali: stencil e graffito.

Per lo stencil, gli studenti hanno ritagliato delle forme semplici da fogli di riviste e le hanno applicate sulle superfici dei vasi con un po’ d’acqua. Sopra queste sagome è stato poi steso il colore con l’ingobbio. Una volta asciugato, la carta è stata rimossa, lasciando la forma bianca in negativo.

Successivamente, sui pezzi ancora a durezza cuoio, è stata applicata la tecnica del graffito: con piccoli strumenti si sono incise linee e decorazioni sulle parti colorate, aggiungendo così ulteriori dettagli e texture. Alcuni studenti hanno completato il loro vaso con interventi a pennello, per personalizzare ulteriormente la decorazione.

Infine, i vasi sono stati sottoposti a una prima cottura per ottenere il biscotto, poi invetriati con cristallina trasparente e messi in forno per la seconda cottura.

Il risultato? Una collezione di vasi unici e personali, ognuno diverso per forma, colore e decorazione, frutto della creatività e dell’impegno di ogni studente.

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