Organico docenti: il taglio dal 2026 tiene conto dei flussi migratori?
Mentre le parti politiche, in accordo con quelle sindacali, predispongono gli emendamenti al decreto legge 36, attualmente in discussione al Parlamento, in vista della conversione in legge, sul dossier che accompagna il decreto compaiono alcune preoccupazioni in relazione agli aspetti tecnici e di contabilità.
Tra queste preoccupazioni salta all’occhio quella relativa alla necessità di legare le previsioni di riduzione dell’organico all’andamento non solo della denatalità, ma anche dei flussi migratori.
In altre parole, laddove il Governo e il ministero dell’Istruzione immaginano che a partire dal 2026 il calo degli organici, con un tasso di cessazione dal servizio di circa 2mila docenti all’anno, possa produrre un risparmio per lo Stato da reinvestire nella formazione, d’altra parte il dossier precisa che si tratterebbe di una sorta di scommessa e che c’è il rischio di trovarsi, nelle classi, con meno docenti del necessario, a rinnovare la criticità delle classi pollaio.
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