Il calo delle nascite riduce le cattedre, da settembre primi tagli. Accuse Cgil: alla primaria meno maestri per fare “posto” agli specializzati di motoria
Il piano di riduzione nella scuola di classi e cattedre è pronto. All’inizio, per tre-quattro anni, sarà impercettibile. Poi, diventerà evidente. Lo prevede, come abbiamo più volte ricordato, il Documento di Economia e Finanza approvato alcune settimane fa dal Governo: il Consiglio dei ministri, infatti, in quell’occasione ha deciso di ridimensionare, nel volgere di alcuni anni, la spesa dell’Istruzione rispetto al Pil dall’attuale 4% al 3,4%. Il motivo sarebbe noto: la riduzione di natalità, che dapprima avrà effetti diretti sul primo ciclo; poi, nel tempo, anche sulla secondaria.
I primi effetti da settembre
Già da settembre 2022 in Italia il calo di iscritti sarà pesante: addirittura avremo 130.000 studenti in meno rispetto all’anno scolastico corrente. La riduzione è ormai costante ed in deciso aumento: qualche anno fa si perdevano meno di 40-50mila alunni ogni 12 mesi, di recente si è arrivati a circa 70mila allievi in meno …..