Lotta alla mafia e cultura della legalità a scuola. Ma una scuola libera e autonoma

La mafia è una organizzazione antistato che attira sempre nuovi adepti perché è ritenuta più efficace dello Stato; diventa, pertanto, compito della scuola, luogo in cui avviene la formazione dei cittadini, rovesciare questo processo perverso, formando i giovani alla cultura dello Stato e delle Istituzioni, esattamente come diceva il giudice Paolo Borsellino.

Non è, infatti, un caso che, in Italia, l’educazione alla legalità sia stata introdotta come tema di studio nelle scuole proprio a seguito delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, delle bombe di Milano, Firenze, Roma, eventi tragici che sconvolsero il Paese e che resero forte la percezione di una minaccia al sistema democratico.

In quei drammatici frangenti fu avvertita pienamente l’esigenza di dare nuovo impulso alla promozione della cultura democratica, come strumento per contrastare le associazioni mafiose. Conseguentemente fu introdotta dal Ministero della Pubblica Istruzione, con la circolare n. 302 del 25 ottobre 1993, l’Educazione alla …..

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