Consiglio d’Europa, al via i progetti per la formazione continua degli insegnanti. Italia e Balcani a confronto
Le istituzioni europee, con particolare riferimento al rispettivo assetto democratico ed ai valori dei Padri Fondatori, hanno da sempre manifestato il loro interesse ed impegno nei confronti del mondo della scuola e della formazione continua, invitando gli esecutivi a garantire una spesa maggiore (in rapporto al PIL), stipendi e salari maggiori e condizioni contrattuali quantomeno decenti per l’esercizio consueto della professione, che resta una delle più sottovalutate a livello globale. In quest’ottica, legata all’aggiornamento professionale per chi “crea, compone” i cittadini del futuro con il supporto delle famiglie, si performa e configura la formazione continua degli insegnanti: le precedenti indicazioni emesse in sede di riforma Moratti, Fioroni e Profumo, con menzione dovuta di Gelmini e Renzi, hanno di fatto garantito, anche se in maniera limitata, lo svolgimento di corsi al fine di completare e aggiornare la figura dell’insegnante ed il suo ruolo in una società sempre più …..
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