“Autonomia scolastica” 22 anni dopo: la scuola è migliorata o peggiorata?
C’era una volta la gestione democratica della scuola. Ufficialmente c’è ancora: infatti vigono ancora i Decreti Delegati 416 (sugli organi collegiali della scuola) e 417 (sullo stato giuridico del personale docente, direttivo e ispettivo) del 1974: i quali, essendo Decreti del Presidente della Repubblica (D.P.R.), sono norme di primo livello nella gerarchia delle fonti normative. Vigono le prerogative del Collegio dei docenti (organo di autogoverno in ambito didattico, metodologico e progettuale), sebbene la cosiddetta “autonomia scolastica” — legge 59/1997 e successive normative “Bassanini” (cui solo i sindacati di base si opposero) — abbia tramutato dall’anno 2000 il capo d’istituto in dirigente scolastico.
Con le prerogative del Collegio confligge però la facoltà, assegnata al dirigente dall’“Autonomia scolastica”, di scegliersi i collaboratori senza consultare il Collegio stesso. Prima dell’“autonomia”, il preside sceglieva il vicepreside fra i candidati votati dal Collegio. Più che di “autonomia scolastica”, perciò, dovremmo parlare di …..