Rinnovo del contratto nella Sanità, c’è la firma: 90 euro d’aumento, smart working e più permessi. Per docenti e Ata l’attesa rimane lunga

Non tutti i dipendenti del pubblico impiego dovranno attendere l’autunno, come quelli della scuola, per vedere rinnovare il contratto di lavoro: nella tarda serata del 15 giugno, è stata infatti sottoscritta l’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei 545 mila dipendenti della sanità pubblica (comparto sanità), dagli infermieri ai radiologi al personale amministrativo, oltre, tra gli altri, a ostetriche e ricercatori. L’accordo prevede un aumento minimo medio lordo mensile è di 90 euro ed una serie di novità normative: una somma (tutto sommato modesta, pari a meno di 50 euro netti, che non raggiunge nemmeno le fatidiche ‘tre cifre’ lorde) assai vicina a quella prevista per il comparto Istruzione, che per fine 2022 inizio 2023 verrà assegnata anche a docenti e Ata.

Il sì dei sindacati

A ben vedere, come per il comparto Istruzione, il contratto sottoscritto è già scaduto, poiché copre …..

Related Articles