Le preferenze esprimibili nelle domande di Utilizzazioni e Assegnazioni Provvisorie sono scuola , distretto, comune e provincia

La prima é chiamata preferenza analitica, specifica o puntuale, le altre tre preferenze, sintetiche.

Le preferenze sintetiche consentono di partecipare per tutti gli istituti ubicati rispettivamente nel distretto, nel comune, nella provincia.

Le preferenze esprimibili sono 20 per le Utilizzazioni e le Assegnazioni provvisorie per la scuola dell’infanzia e primaria, 20 per la scuola secondaria di prima e di secondo grado.

A differenza dei trasferimenti e passaggi, si possono esprimere sedi di una sola provincia.

É consigliabile, in via generale far precedere le preferenze analitiche ed usare le preferenze sintetiche, facendo precedere quelle relative a zone di minore ampiezza rispetto a quelle relative a zone di maggiore ampiezza.

Le indicazioni di tipo sintetico comportano che l ‘ utilizzazione o l’assegnazione può essere disposta per uno qualsiasi degli istituti compresi rispettivamente nel comune, nel distretto, nella provincia, preferenza questa da usare eventualmente nell’assegnazione provvisoria interprovinciale soprattutto per le classi di concorso o tipologie di posto in cui I movimenti sono limitati per saturazione dell’organico di fatto o per movimenti residuali come le Assegnazioni provvisorie interprovinciali ….

Qualora una domanda sia soddisfatta mediante una preferenza sintetica, al docente viene assegnata la prima scuola o circolo con posto disponibile, secondo l’ordine risultante nel bollettino ufficiale aggiornato all’a.s. 2018/19, salvo che esistano altre scuole con posti disponibili nell’ambito della suddetta preferenza sintetica e la scuola che sarebbe stata assegnata secondo tale criterio sia stata richiesta da altro aspirante al movimento con un punteggio inferiore mediante una preferenza di tipo più specifico. Per l’indicazione delle preferenze per coloro che usufruiscono di una delle preferenze di cui all’art.13 del CCNI 2019, leggere attentamente quanto ivi prescritto pena la perdita del diritto a precedenza nei trasferimenti.
Ciò premesso, di seguito vi fornisco alcuni suggerimenti per la corretta compilazione della sezione preferenze della domanda di trasferimento e mobilità.
1) Bisogna utilizzare le preferenze sintetiche solo dopo le eventuali scuole in esse comprese e non prima.
2) Nella scuola secondaria occorrerà precisare se si intende concorrere anche per le cattedre orarie o meno. Scegliere la cattedra orario può essere vantaggioso soprattutto nei trasferimenti interprovinciali e nei passaggi di cattedra e di ruolo, ma comporta anche penalizzazioni nella fase comunale e provinciale, infatti se ci fosse una c.o.e. alla preferenza indicata al primo posto e una cattedra interna alla preferenza indicata al secondo posto, avendo indicato di essere trasferito anche su c.o.e., si è trasferiti sulla c.o.e. indicata come prima preferenza e non sulla cattedra interna indicata come seconda preferenza.
Entrando nel merito, vi fornisco alcuni consigli pratici.
A) Il docente ha già una scuola di titolarità di suo gradimento che vuole soltanto migliorare, deve indicare, secondo l’ordine di gradimento, solo singole scuole. Per la permanenza per tre anni nella scuola ottenuta per trasferimento senza poter fare né domanda di trasferimento né di passaggio, consultare il comma 2 art.2 CCNI.
B ) Il docente ha la scuola di titolarità in un grande comune, ma in una zona disagiata, dopo aver elencato un certo numero di scuole di suo gradimento, deve indicare i distretti corrispondenti a scuole di più facile raggiungibilita’, valutando se indicare o meno a richiesta della c.o.e. Per le ragioni sopra dette. Si tenga presente che le c.o.e. formate in organico di diritto, in fase di organico di fatto, prima delle operazioni di utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, possono essere riarticolate in modo più favorevole, ottimizzate. Per la permanenza per tre anni nella scuola ottenuta senza poter fare domanda di trasferimento o di passaggio nei tre anni successivi si legga attentamente il comma 2 art.2 del CCNI.
C ) Il docente ha la scuola di titolarità in una scuola in un comune della provincia in una zona disagiata e/o distante dalla propria abitazione, deve prima esprimere preferenze di tipo scuole a iniziare dal comune di residenza, per poi indicare il comune di residenza e a seguire utilizzare preferenze di tipo sintetico relative a zone della provincia più gradite. Ricordo che nella fase provinciale solo il trasferimento effettuato su scuole puntualmente indicate come preferenze analitiche implica il blocco triennale , in ogni caso si legga il più volte richiamato comma 2 art.2 del CCNI.
D) Il docente ha la sede di titolarità in un altra provincia e aspira a un trasferimento interprovinciale, per coprire un’ampia fascia del territorio, deve necessariamente ed esclusivamente indicare distretti e comuni, indicando alla fine anche la preferenza provincia o se necessario province se si trasferisce da altra regione in altra area geografica del Paese. Il docente dovrà altresì indicare anche la c.o.e.
Analogamente deve comportarsi il docente che chiede il passaggio di ruolo provinciale e interprovinciale che per l’anno scolastico 2019/20 si effettua su un’aliquota del 10%.
Libero Tassella

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