Riflessioni di fine giugno

Riflessioni di fine giugno

di Domenico Ciccone

L’Esame di Stato, conclusivo del secondo ciclo di istruzione, come una partita della nazionale di calcio, mobilita gli italiani tre giorni all’anno. Le giornate si caratterizzano per una corale e popolare fischiettata o canticchiata ( a seconda delle abilità)  della canzone di Venditti sulla notte prima degli esami, che ormai ricade quasi sempre tra il martedì e il mercoledì della penultima settimana di giugno; segue un morboso interesse per le tracce del compito di italiano da parte di un popolo, solitamente dormiente, che due giorni all’anno diventa esperto di critica letteraria. Poche ore dopo, non appena uscite le tracce e strombazzate da ogni sorta di mezzo comunicativo, compresi esperti, giornalisti e testimonial del caso, l’interesse via via decrescente, si esaurisce per cadere completamente la mattina del venerdì quando anche le notizie più scandalose scemano in una sorta di resa collettiva alla scuola che …..

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