Ora e docenti di religione pagati dallo Stato italiano: i laici dicono basta alla prassi che dura dall’Unità d’Italia. Snadir: non è catechesi

Come durante tutte le estati, torna ad essere messa in discussione l’ora di religione. Quest’anno la prima a farlo è stata Maria Mantello, docente di Filosofia e Storia, saggista, giornalista e fervente sostenitrice della scuola laica, che realizza un excursus storico sulla disciplina e chiede senza mezzi termini di “eliminare l’ora di religione”.

In un lungo documento pubblicato su MicroMega, Mantello sostiene che la religione cattolica a scuola ha sempre avuto il via libera dei governi: dallo Statuto Albertino, secondo cui doveva essere “religione di Stato”, passando per “il fascismo” che “rispolverava questo principio in omaggio al Vaticano”, con l’allora “ministro della Pubblica Istruzione, Giovanni Gentile”, che nel 1924 introdusse “alle elementari in orario scolastico e a spese dello Stato l’ora di religione.

L’excursus storico

La studiosa laica si sofferma poi su quella definisce l’alleanza “clerical-fascista” e sul “Concordato del 1929”, con il quale, sostiene, “si recideva quel processo di …..

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