Covid, jus scholae e il caldo torrido nelle aule di esame
Anche quest’anno la scuola è stata segnata dalla pandemia: distanziamenti, mascherine, limitazione delle attività, DDI, aerazione “fai da te” in pieno inverno e, nell’ultimo mese, esami di Stato con commissari ammalati e sostituiti in corsa, candidati positivi (con relative prove suppletive organizzate in sessioni snervanti e faticose non ancora concluse), in un clima letteralmente rovente (a proposito, qualcuno spieghi al “finto giovane” Jovanotti e a chi lo ospita in tv senza contraddittorio con i soldi pubblici che in Italia i giorni di scuola sono di gran lunga superiori a quelli della Francia e di altri paesi europei, ma che nel nostro Paese non abbiamo le stesse strutture e già a giugno la temperatura arriva a superare i 40°C!).
Tutto questo in un quadro di pretesa “normalità”, originata dall’ipocrita revoca dello stato di emergenza di marzo e dal conseguente “liberi tutti” o quasi: peccato che il virus non …..