Allarme pensioni sempre più povere: quali soluzioni possibili? Il rapporto Inps

A seguito del Rapporto Inps 2022 sul sistema previdenziale italiano, è scattato un vero e proprio allarme circa il problema della diffusione di pensioni sempre più povere. Una situazione piuttosto preoccupante che ha messo in evidenza diversi nodi cruciali legati al mondo del lavoro, tra cui i tassi di occupazione, i redditi, le pensioni e gli altri trattamenti previdenziali erogati.

Rapporto Inps 2022: allarme pensioni sempre più povere

Con il Rapporto Inps 2022, l’Ente previdenziale ha messo in guardia il Governo circa la situazione previdenziale attuale, focalizzandosi specialmente sulla questione pensioni. A tal proposito, il Rapporto ha evidenziato come negli ultimi anni misure di flessibilità quali Quota 100, Quota 102 ed Opzione donna non siano state usate in maniera uniforme dalla platea dei beneficiari. In secondo luogo, l’Inps ha lanciato l’allarme a proposito della diffusione di pensioni sempre più basse.

Ad oggi, infatti, le donne percepiscono un assegno medio di 1.374 euro a fronte dei 1.884 euro lordi degli uomini. Ma il dato più allarmante è che nel corso del 2021 circa il 40% dei pensionati ha percepito un reddito pensionistico lordo al di sotto dei 12.000 euro l’anno. Inoltre, il 20% non è arrivato addirittura a toccare i 10.000 euro annui. Da qui ne consegue che a subire maggiormente gli effetti degli assegni pensionistici sempre più ridotti sono principalmente le donne.

Possibili soluzioni

Dopo la diffusione del Rapporto Inps, sono emerse fin da subito delle nuove ipotesi per cercare di trovare una soluzione al problema anche attraverso l’introduzione di una Riforma delle pensioni. A tal proposito, l’Ente previdenziale si è soffermato su tre proposte principali, calcolandone i costi:

  • il ricalcolo contributivo per i lavoratori con almeno 64 anni di età e 35 di contribuzione (5,9 miliardi di euro);
  • la pensione con penalizzazione della sola quota retributiva, con una riduzione dell’assegno proporzionale ad ogni anno di anticipo (6,7 miliardi di euro);
  • l’anticipo della sola quota contributiva della pensione con 63 anni di età e 20 di contributi versati (4 miliardi).

Ad ogni modo, ne sapremo sicuramente di più a seguito dell’incontro previsto tra Governo e sindacati nella giornata di oggi, martedì 12 luglio 2022.

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Pensione anticipata

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TABELLA
NOTA
DECRETO 
Pensioni docenti e ATA 2022, le domande su Istanze online entro il 21 ottobre. DECRETO e NOTA

Pubblicato in Scuole

Argomenti: pensionamenti

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