Li chiamavano “gretini”. Il nuovo impegno degli studenti per salvare il pianeta
Squilli di guerra (nonviolenta) per i Fridays For Future. Dopo lo sciopero globale del 25 marzo scorso, ne è stato annunciato un altro per il prossimo 23 settembre: con la richiesta esplicita «ai leader di governo e delle grandi corporation di mettere le persone prima dei profitti» e «che le prossime elezioni siano delle elezioni per il clima». Una loro portavoce, Michela Spina (25 anni), ha parlato al TedX Bologna chiedendo “giustizia climatica” contro il privilegio e la dominazione del profitto sulla natura (e sull’umanità). Il “Climate Social Camp” di Torino ha evidenziato un decisivo salto di qualità sul cammino della coscienza politica di questi giovani, che hanno ormai compreso il nesso tra neoliberismo globale e distruzione del pianeta per il profitto di pochi miliardari.
Invertire la rotta prima del disastro globale
Dopo esser stato insultato, deriso, nascosto dalla pandemia, dalla guerra, dalle notizie della politica “alta”,