Studente con 5 insufficienze a fine anno, i docenti non lo ammettono ma il Tar non è convinto: cosa c’è da vederci chiaro?

I giudici sembrano sempre più spesso sovvertire le decisioni dei docenti e dei dirigenti scolastici. Non solo quando si tratta di alunni in tenera età del primo ciclo. Stavolta, come abbiamo già scritto, il tribunale è chiamato ad intervenire su una mancata ammissione all’Esame di secondaria di secondo grado, la cosiddetta maturità, di uno studente genovese derivante da ben cinque insufficienze in altrettante discipline, di cui una anche “grave”. Nel corso dello scrutinio di ammissione agli esami, svolto lo scorso 13 giugno, il Consiglio di Classe aveva fermato il giovane. Il quale, però, ha pensato bene di rivolgersi al Tar della Liguria, evidentemente perché le cinque insufficienze non erano considerate un motivo valido (si ricorda che la norma prevede l’ammissione alla maturità solo il candidato presenta tutte sufficiente o al massimo una insufficienza).

Il ricorso che non ti aspetti…

Il giovane, quindi, ha presentato ricorso contro il

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