Il Governo Draghi ci regala il “Docente Esperto”: finale di partita all’insegna dell’improvvisazione
Coloro che hanno alzato alti lamenti per il fatto che Mario Draghi abbia abbandonato lo scranno di Primo Ministro penso non si occupino di scuola. Per ciò che concerne l’Istruzione, l’esecutivo guidato da Draghi non ha fatto nulla di buono. Il ministro Bianchi, che ha sostituito la non rimpianta Azzolina, ce lo ricorderemo per il goffo tentativo di promuovere, dopo il difficile periodo pandemico, una scuola estiva, per la creatività linguistica che lo ha portato ad affibbiare alla scuola l’aggettivo “affettuosa”, senza peraltro far nulla di concreto perché la scuola stessa, se non “affettuosa” divenisse almeno “accogliente”. I soldi del PNRR sono stati spesi per costruire “scuole-vetrina”, il numero di studenti per classe è rimasto quello che era prima della pandemia, le aule non hanno impianti di ventilazione adeguati e, nel caso sfortunato la pandemia riprendesse, ci troveremmo in una situazione molto simile a quella precedente il