Sviluppo sostenibile, serve il ricambio generazionale per un’agricoltura giovane
Il ricambio generazionale è una delle sfide forse più sottovalutate. Si pensa alla transizione ecologica, in parte a quella digitale, ora la guerra in Ucraina ha rilanciato il tema dell’autosufficienza alimentare in Europa e così il tema dell’incremento delle produzioni e l’obiettivo di ridurre la dipendenza dall’estero è ritornato al centro delle politiche agricole.
Quello che sembra ancora particolarmente complicato da risolvere è il rebus del ricambio generazionale e dell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e ai tavoli aziendali. Eppure la Politica Agricola Comune (Pac) annovera fra i propri strumenti quello del primo insediamento, l’aiuto specifico che viene assicurato – con diverse percentuali di intervento in base all’ubicazione dell’azienda – per favorire l’ingresso di under quaranta nel sistema agricolo.
Ebbene, i dati recentissimi del 7° Censimento Generale dell’Agricoltura, i cui primi risultati sono stati illustrati pochi giorni fa alla presenza del ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, sono tutt’altro che confortanti. Se resta invariata la percentuale di capi azienda fino a