Scuola e università, per il 50,7% dei giovani “poco” o “per niente utili” per trovare lavoro
Si torna a parlare di formazione e ingresso nel mondo del lavoro. Stavolta a mettere carne sul fuoco è una ricerca condotta da Eures in collaborazione con il Consiglio nazionale dei giovani su “nuove professioni e nuove marginalità” diffusa da Il Sole 24 Ore che restituisce uno spaccato senza dubbio interessante sui percorsi dei giovani una volta terminati gli studi.
Il caso particolare delle professioni qualificate
Secondo quanto emerge dallo studio, per molti giovani la formazione ricevuta a scuola o all’università non è servita più di tanto per trovare un impiego. Nel dettaglio si parla di poco più della metà dei ragazzi intervistati (50,7%), che affermano che la formazione scolastica o universitaria sono state “poco” o “per niente utili” per svolgere il loro attuale lavoro (75% tra i venditori/promoter e 65,1% tra i lavoratori non qualificati). Le cose cambiano, però, nel caso di lavoratori digitali e professioni