Se fossi ministro dell’Istruzione farei in modo che tutti i docenti siano in cattedra dal 1° settembre
In questi giorni di campagna elettorale estiva stiamo assistendo ad una girandola di nomi sul futuro ministro dell’Istruzione che verrebbe nominato da prossimo governo post elezioni politiche. Si fanno nomi di personaggi come Piero Angela, Alberto Angela, Marco Lodoli, Paolo Crepet, tutti uomini di elevato spessore culturale, ma che non conoscono approfonditamente le problematiche del mondo della scuola perché non la vivono dall’interno tutti i giorni. Per questa ragione avendo io un’esperienza ventennale di insegnamento, con titoli culturali e corsi di formazione (lauree, master, perfezionamenti, dottorato di ricerca), potrei dare qualche contributo fattivo al miglioramento del sistema d’istruzione in Italia. Sicuramente lascerei intatti i gradi di istruzione: tre anni di scuola dell’infanzia, cinque anni della scuola primaria, tre anni della scuola secondaria di I grado (che necessita di una riforma radicale) e i cinque anni della scuola superiore con il sistema dei licei e un potenziamento degli