Scelta testi, rimozione e negazione della memoria storica. Il caso del Texas

Numerose testate statunitensi, all’unisono, hanno provveduto a denunciare il caso grave del Texas il quale, con il mero fine di tutela esercitato nei confronti di studenti e famiglie, ha permesso ad una scuola l’eliminazione e il bando dagli edifici scolastici pubblici di testi considerati ostili alla formazione globale. La soppressione dell’identità culturale veicolata dalla letteratura, sacra o laica che sia, contribuisce ad alimentare fenomeni gravi nemici della Storia e della Memoria, culla identitaria di interi popoli e dell’umanità tutta. Negazione, revisionismo e rimozione dei fatti storici e delle relative espressioni concretizzate in postille, testi e menzioni vanno combattuti con ogni mezzo, indipendentemente dall’appartenenza politica: per favorirne la legittimazione storica ed identitaria, non vengono menzionate pagine di scherno per via della rimozione forzata dai luoghi educativi di quelle testimonianze dirette, faccenda propria dei regimi totalitari del secolo scorso. Ad essere interessati da questa azione di riforma sono anche testi sacri quali la Bibbia cattolica

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