Toni sempre più violenti e arroganti, specie sui social: la scuola va trattata meglio

Sui social è un susseguirsi di offese nei confronti di tutta la classe politica, nessuno escluso. Sotto ogni articolo che parla di scuola, in particolare in questo periodo pre-elettorale, le parole utilizzate contro i politici di ogni schieramento, vengono scagliate come sassi. Le riflessioni spesso insensate e di basso spessore denotano una scarsa informazione e sono un intreccio di odio, ignoranza e livore. E questa sarebbe la fotografia dell’attuale categoria insegnanti?!

Sono dispiaciuta, ma io da maestra, al momento ancora precaria, mi dissocio da questo comportamento vergognoso e inaccettabile. Docenti precari e non che costantemente si esprimono con toni violenti, arroganti e che fanno richieste in modo pretenzioso al primo politico che passa di lì dopo averlo insultato fino a pochi minuti prima?! La cosa che più mi rattrista non è soltanto vedere una totale disaffezione alla vita politica ma anche l’insulto utilizzato al posto di un’opinione argomentata. I politici

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