Giulio Ferroni: “I giovani meritano una scuola che non sia al servizio dell’economia”

 “Se una salvezza del mondo potrà esserci, andrebbe fin d’ora affidata alle giovani generazioni, oggi penalizzate dalle difficoltà e dalle chiusure della scuola. Toccherà loro la difficile e urgente responsabilità per il destino del pianeta, che gli attuali adulti non hanno saputo né potuto assumersi: ma proprio per loro dovrebbe operare, adesso, una scuola carica di tensione critica e civile, che invece, come si è visto, si sta cercando di trasformare in passiva formatrice di capitale umano.

[…] I giovani hanno bisogno (e sono sempre più numerosi quelli che se ne rendono conto) di una scuola rivitalizzata, sottratta alla disordinata congerie dei modelli pedagogici e dei tanti progetti di riforma che negli ultimi decenni l’hanno sempre più burocratizzata, che hanno umiliato la sua sostanza educativa e culturale, sottoponendola a illusorie visioni della realtà e agli imperativi della comunicazione e del consumo. Non una scuola al servizio dell’economia, ma una scuola che sappia confrontarsi con la complessità del mondo e delle forme culturali, che attraverso il pensiero, la conoscenza storica, le scienze e le arti sappia toccare le ragioni essenziali del nostro stare al mondo, gli aspetti molteplici della vita sulla terra, le condizioni dell’ambiente, e sappia fornire gli strumenti per intervenire sul suo destino minacciato”.
Giulio Ferroni, Una scuola per il futuro, Milano, La nave di Teseo, 2021, pp.237-240

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DALL’AUTORE: “Ho sempre guardato con grande interesse alle vicende della scuola, frequentando istituti e docenti, intervenendo sull’ossessivo succedersi di riforme realizzate o vagheggiate, partecipando a tante discussioni. Ora mi è sembrato che la situazione creata dal Covid-19 abbia mandato in fumo tante di quelle discussioni, tanto agitarsi e arrabattarsi di politici, di pedagoghi, di sindacalisti, di riformatori e di resistenti alle riforme: abbiamo visto la scuola ferma, bambini e adolescenti a casa, anche se poi sono seguite aperture parziali ed eterogenee. Scuola letteralmente sospesa, diventata per alcuni mesi letteralmente impossibile. La constatazione della natura salvifica dell’informatica e di Internet ha galvanizzato i tanti zelatori della scuola in rete, quella che era necessità è stata sbandierata come modello per il presente e per il futuro. Ma di scuola viva c’è comunque bisogno: oggi più che mai c’è bisogno di un autentico rilancio della scuola, che la liberi dalla burocratizzazione in cui è caduta negli ultimi anni e dalla condizione di parcheggio a cui spesso è stata piegata. Di fronte al dominio del digitale e dei social media, di fronte al diffondersi di una pericolosa incultura, tra ignoranza, stupidità, irrazionalità, dilagare incontrollato della menzogna e della volgarità, le giovani generazioni hanno bisogno dello schermo forte della cultura e della scienza, di quella razionalità problematica che non può certo far leva su motivazioni spicciole, ma sul presente precipitare della storia e sulla necessità di ‘salvare’ il futuro, sulla responsabilità per il destino del pianeta, in cui tutti siamo coinvolti.”

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La Forma passiva dei verbi: Schede Didattiche Semplificate

Nell’insegnamento della grammatica italiana, la forma passiva dei verbi rappresenta un argomento cruciale ma spesso complesso per gli studenti della scuola primaria. Per questo motivo, è essenziale fornire risorse didattiche semplici e chiare che facilitino la comprensione di questo concetto fondamentale. In questo articolo, esploreremo approfonditamente la forma passiva dei verbi e presenteremo schede didattiche appositamente progettate per la scuola primaria, con l’obiettivo di rendere questo argomento accessibile e interessante per gli studenti.
A fine articolo potrete scaricare gratuitamente in formato PDF “La Forma passiva dei verbi: Schede Didattiche Semplificate, Italiano per la Scuola Primaria“.
Indice

La Forma Passiva dei Verbi
La forma passiva dei verbi è una costruzione grammaticale che indica che il soggetto subisce l’azione del verbo anziché compierla. Questo concetto può essere introdotto agli studenti attraverso una serie di attività interattive e schede didattiche appositamente progettate per la scuola primaria. Di seguito, esamineremo alcune di queste schede didattiche per comprendere meglio come possono essere utilizzate in classe.
Scheda Didattica 1: Introduzione alla Forma Passiva
Questa scheda didattica introduce i concetti di soggetto, verbo e complemento oggetto, fornendo esempi chiari e semplici. Gli studenti vengono guidati nell’identificare il soggetto e il complemento oggetto in frasi attive e passare alla costruzione della forma passiva.
Scheda Didattica 2: Trasformazione di Frasi Attive in Forma Passiva
Attraverso esercizi pratici, gli studenti imparano a trasformare frasi attive in forma passiva. Utilizzando verbi comuni e situazioni di vita quotidiana, questa scheda didattica aiuta gli studenti a comprendere il concetto di passivizzazione in modo pratico e tangibile.
Scheda Didattica 3: Utilizzo della Forma Passiva in Contesti Realistici
Questa scheda didattica propone attività basate su situazioni reali in cui la forma passiva viene utilizzata comunemente. Gli studenti esplorano annunci pubblicitari, notizie giornalistiche e istruzioni per capire come e perché viene utilizzata la forma passiva in diversi contesti comunicativi.
Conclusioni e Suggerimenti
In conclusione, l’insegnamento della forma passiva dei verbi può essere reso accessibile e coinvolgente attraverso l’utilizzo di schede didattiche appositamente progettate per la scuola primaria. Tuttavia, è importante anche incoraggiare gli studenti a praticare la forma passiva in contesti reali, come la scrittura di brevi racconti o la produzione di dialoghi. Inoltre, l’integrazione di giochi e attività ludiche può rendere l’apprendimento più divertente e stimolante per gli studenti. Infine, è consigliabile fornire feedback costante e incoraggiamento positivo per consolidare la comprensione degli studenti e motivarli nel loro percorso di apprendimento della grammatica italiana.

Potete scaricare e stampare gratuitamente in formato PDF “La Forma passiva dei verbi: Schede Didattiche Semplificate, Italiano per la Scuola Primaria“, basta cliccare sul pulsante ‘Download‘:

Domande Frequenti su ‘La Forma passiva dei verbi’: Italiano per la Scuola Primaria

Cos’è la forma passiva dei verbi?
La forma passiva dei verbi indica che l’azione è subita dal soggetto anziché essere compiuta da esso.

Come si forma la forma passiva?
La forma passiva si forma con il verbo “essere” seguito dal participio passato del verbo principale.

Quali sono i due elementi fondamentali della forma passiva?
I due elementi fondamentali sono il verbo “essere” e il participio passato del verbo principale.

Quali sono le forme del verbo “essere” che si usano nella forma passiva?
Le forme del verbo “essere” che si usano nella forma passiva sono: sono, sei, è, siamo, siete, sono.

Come si riconosce una frase in forma passiva?
Una frase è in forma passiva quando il soggetto subisce l’azione anziché compierla.

Quali sono gli elementi della frase passiva che possono essere invertiti?
Gli elementi della frase passiva che possono essere invertiti sono il soggetto e l’agente.

Cos’è l’agente nella forma passiva?
L’agente è colui che compie l’azione nella forma passiva. Spesso è introdotto dalla preposizione “da”.

Perché si usa la forma passiva?
Si usa la forma passiva per mettere in evidenza l’oggetto o la persona su cui cade l’azione anziché chi compie l’azione stessa.

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Emergenza Coronavirus COVID-19: notizie e provvedimenti

Ordinanza del 2 giugno 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. 

Ordinanza 29 maggio 2021 Ai fini del contenimento della diffusione del virus Sars-Cov-2, le attività economiche e sociali devono svolgersi nel rispetto delle “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, come definitivamente integrate e approvate dal Comitato tecnico scientifico, che costituiscono parte integrante della presente ordinanza

Ordinanza 21 maggio 2021 Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-Cov-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro.

Ordinanza 21 maggio 2021 Linee guida per la gestione in sicurezza di attivita’ educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l’emergenza COVID-19.

Ordinanza 21 maggio 2021 Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

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