Ma la nostra è davvero una scuola inclusiva?

La nostra, quella italiana, è davvero una scuola inclusiva? La domanda suona retorica, come non rispondere affermativamente? Come può non essere inclusiva la scuola italiana che si fa vanto di essere stata la prima ad aver aperto le porte agli alunni con disabilità, ancora negli anni Settanta dello scorso secolo, e poi averle aperte agli alunni stranieri, così che oggi tutti possono frequentare le aule scolastiche senza distinzione di condizione sociale, di situazione personale, di nazionalità? Abbiamo un quadro normativo consolidato che è ispirato ai valori dell’accoglienza, Indicazioni nazionali che sono guidate dai principi della personalizzazione e dell’individualizzazione, un esercito di insegnanti di sostegno (185.000 al momento), un investimento veramente ingente per il nostro Paese (solo per l’integrazione degli alunni con disabilità si parla di 6 miliardi e 250 milioni annui). Quante volte abbiamo sentito dire da posizioni istituzionali importanti che nessuno deve rimanere indietro, che

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