Risultati matematici in mostra
I risultati di apprendimento della matematica in mostra nei quadri di Mondrian e di Teniers il Giovane.
Mondrian Evolution è il titolo della mostra aperta a Basilea il 5 giugno scorso per celebrare il 150° anniversario della nascita di Piet Mondrian ( 7 marzo 1872 – 1 febbraio 1944). La mostra, che rimarrà aperta fino al 9 ottobre 2022, racconta la storia artistica di Mondrian. Dai dipinti giovanili, figurativi, prevalentemente legati al paesaggio olandese, a quelli maturi che rappresentano la tensione verso il raggiungimento, nell’astrazione, dell’essenza delle cose, verso il rigore della forma e la perfezione e la purezza della geometria.
L’evoluzione, dunque, si coglie con immediatezza a partire dai motivi ricorrenti del Mondrian giovane: mulini a vento, dune, mare, fattorie riflesse in specchi d’acqua e il celebre Albero rosso del 1908, fino allo sviluppo del suo stile unico, semplice ed essenziale, dei colori e dell’astrazione geometrica. Uno stile che si è tradotto in un agente culturale notevole che ha fortemente influenzato nei decenni a seguire l’arte, l’architettura, il design, la moda e finanche la matematica.
Mondrian Evolution è dunque anche l’occasione per ricordare, nel suo decennale, un evento importante avvenuto nel campo dell’eduzione e della matematica.
Con il nome di tavola di Mondrian, infatti, fu presentato (2012) il lavoro conclusivo di un progetto ministeriale rivolto ai docenti di matematica dei licei scientifici teso a evidenziare significato e portata delle nuove Indicazioni Nazionali per i licei.
Nei rettangoli del quadro di Mondrian furono posti alcuni significativi risultati di apprendimento della matematica attesi a conclusione del corso di studi di liceo scientifico.
Una efficace scelta comunicativa per tradurre in forma sintetica e grafica i principi pedagogici delle Indicazioni nazionali e le mete da perseguire con l’azione didattica. La tavola di Mondrian, intesa anche come Syllabus per la prova scritta di matematica alla maturità, divenne un poster riprodotto in più copie per essere esposto nelle aule al pari della tavola del Teniers. Il poster cioè che metteva in mostra i risultati di apprendimento attesi a conclusione del biennio dei nuovi licei, istituti tecnici e professionali e per il quale era stata scelta la Galleria dell’arciduca Leopoldo quale veicolo comunicativo. Del poster del Teniers ne furono stampate 63.000 copie, tante quante in quell’anno scolastico erano le classi dei bienni, perché ciascuna potesse esporre la sua. Una guida, quindi, per discenti e docenti e un orientamento: dove tendere gli sforzi?
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