I programmi elettorali devono avere una nuova visione della scuola

I programmi di tutti i partiti dell’attuale campagna elettorale hanno la scuola come punto focale. Il loro riferimento, però, non è l’istituzione prefigurata dalle regole esistenti: tutte le proposte mirano a rafforzare il tradizionale, obsoleto assetto organizzativo. I politici hanno trascurato che i programmi e le materie di studio non sono il traguardo: essi costituiscono “lo strumento e l’occasione” per la piena formazione dei giovani.

Lo sviluppo di competenze è la nuova meta. Queste sono la manifestazione delle potenzialità intellettive e operative degli studenti [capacità e abilità] che sono il fondamento della progettualità didattica.

Per tratteggiare il campo inesplorato si ipotizzano tre momenti dell’ordinaria programmazione dell’azione educativa del collegio dei docenti:

Lo sviluppo della persona umana” assegna alla scuola un compito che implica l’unitarietà e il coordinamento di tutti gli insegnamenti [visione sistemica];L’ambiente in cui vivono i giovani è dinamico e flessibile. La scuola, pertanto, non deve

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