Mai più DaD, il Governo conferma: pure per Meloni è “dannosa” e per Renzi rovina la scuola. A risparmiare energia saranno i Comuni
Tutti si scagliano contro la didattica a distanza: è uno strumento che si può utilizzare solo in caso di emergenza e non di certo per risparmiare sui consumi. Nei giorni scorsi era stato il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, ad opporsi a questa eventualità, poi a prenderne formalmente le distanze è stato anche il ministero dell’Istruzione che nel vademecum anti-Covid ha negato la DaD anche agli alunni positivi al Covid. Nel primo giorno dell’anno scolastico a prendere le distanze dalla didattica non in presenza sono state anche fonti di governo, che al termine del Consiglio dei ministri del 1° settembre l’hanno esclusa a priori nell’ambito del piano di risparmi energetici.
La precisazione del CdM
Il ‘no’ secco del Governo è arrivato anche riguardo l’eventuale ritorno allo smart working nella Pubblica amministrazione.
La doppia precisazione è giunta dal ministro Roberto Cingolani, che ha presentato un’informativa sul piano