Italia patria del Rinascimento e dell’arte, ma per Calenda ha un popolo di ignoranti. Nel digitale oltre la metà non ha competenze

“Eravamo talmente occupati a parlare di fascisti e comunisti che non ci siamo accorti che stavamo diventando ignoranti, che era molto peggio che essere fascisti o comunisti”. A dirlo è stato il leader di Azione Carlo Calenda., durante una visita il 3 settembre al Museo dell’Auto di Torino.

Tornando a parlare dell’importanza della formazione, Calenda ha detto che “siamo diventati un Paese in cui nessuno frequenta più un evento culturale, solo la Grecia fa peggio di noi. La patria del Rinascimento, della cultura, della storia, dell’arte, della meccanica, del design… Come è successo che abbiamo perso tutto questo? È successo perché eravamo troppo occupati a parlare di fascisti e comunisti, ora invece occorre ricostruire l’istruzione”.

Investire su scuola e sanità

“Il nostro programma è molto semplice – ha aggiunto il numero uno di Azione – dare attuazione al Pnrr, non fare promesse ma realizzare le cose che

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