Voti interi alla secondaria, i dirigenti: “Stop ai più, ai meno e ai mezzi voti. Prassi ambigua e infelice”

I dirigenti continuano a ribadirlo: votazione in decimi e niente più mezzi voti alla secondaria. Una battaglia, la loro, che va avanti, nella speranza che i docenti si adeguino, evitando il “mezzo” o i “più” e i “meno”. Voti interi, se possibile. Più chiari, netti ed espliciti.

A spiegarlo, come riporta ‘Repubblica’ è Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi: “La prassi di assegnare voti non interi attraverso l’uso dei “mezzi punti” e dei “+ e –“ è molto infelice. Non ha un fondamento normativo e risulta ambigua nei confronti dello studente. In più si complica la comunicazione tra scuola, studenti e famiglie e non si riempie di senso la valutazione della prestazione didattica”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Paola Bortoletto dell’Andis (“La valutazione ormai viene fatta sulla base di griglie e rubriche di valutazione e dunque non si capisce il senso dei mezzi voti”).

Dall’altra parte

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