Il docente esperto non verrà scelto dai presidi, Giannelli (Anp) deluso: spettava a noi perché garantiamo l’efficacia del servizio a scuola

Antonello Giannelli, presidente nazionale Anp

Ai presidi non è piaciuta la modifica in extremis della norma sul docente esperto, attuata in Parlamento nelle battute finali della conversione in legge del D.L. n. 115/2022. Antonello Giannelli, presidente Anp, il primo sindacato dei ds, non nasconde la sua rabbia, legata in particolare all’avere approvato l’emendamento al decreto che ha sottratto ai presidi la scelta del docente esperto (anzi “stabilmente incentivato”) per portarla in contrattazione con i sindacati.

Secondo Giannelli, la prima versione, figlia del DL 36, “seppure non particolarmente coraggiosa, lasciava intravedere una forma embrionale di carriera dei docenti”, ma con il cambiamento dell’ultima ora “evidentemente – continua – se si è voluto intervenire affinché la disciplina di dettaglio fosse rinviata alla contrattazione collettiva“.

Non basta scrivere “carriera” per introdurla

Il risultato, continua Giannelli, è che non si voluto procedere per avviarsi verso una “progressione di carriera non esclusivamente legata

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