In nome e per conto di Loujin
In nome e per conto di Loujin
di Vincenzo Andraous
Ancora morti ammazzati dall’incuria e dalla politica fasso tutto mi e invece fasso proprio niente. Ancora morti alla deriva ma stavolta neppure come solitamente accade affogati tra le onde del mare. Peggio, bambini e bambine morti per sete e per fame, donne e uomini stremati, ustionati, morti nell’agonia più lenta, più terribile, più inaccettabile. A chi pensa di fermare questa persistente ecatombe con l’indifferenza, il ritardo organizzato, con la responsabilità rispedita al mittente giocando di sponda, con le motovedette regalate, con le navi da guerra a mezzo del mare, con i flussi di denaro e di armi, sarebbe bene ricordare il valore della vita umana, soprattutto è necessario ricordare quanto sia imperdonabile non salvare un bambino, non esser pronti per tempo, senza se e senza ma. Bambini se ne vanno senza un saluto, una preghiera, in assenza di una costante
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