Verso la nomina del nuovo ministro dell’Istruzione, ecco le questioni più urgenti di cui dovrà occuparsi
Il ministero dell’Istruzione, in Viale Trastevere a Roma
Mentre in queste ore la coalizione di centro destra, rappresentata da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, si confronta sui nomi del prossimo esecutivo, rispetto al quale, dalle informazioni a disposizione delle grandi testate, sembra restare Licia Ronzulli in corsa per la poltrona di viale Trastevere (a dispetto del sondaggio della Tecnica della Scuola nel quale in testa alla classifica dei più votati vanno Mario Pittoni ed Ella Bucalo), la scuola attende che vengano sciolti alcuni nodi, dalla cui risoluzione dipende la fluidità del sistema e la serenità del personale di tutto il comparto. Ci riferiamo, in particolare, alle questioni del contratto scaduto, del Dpcm attuativo della riforma del reclutamento (da cui dipendono i fondi del Pnrr) e della pubblicazione dei bandi di tutti i concorsi in sospeso. Senza contare le criticità connesse al malfunzionamento dell’algoritmo che guida gli
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