Divieto invio Mad, molti docenti chiedono la cancellazione dalle Gps

Continua a destare malcontento il divieto di invio Mad inserito nell’O.M 112/2022 e nella circolare ministeriale che disciplina le supplenze. L’anno scorso la deroga era arrivata a fine settembre, mentre due anni fa era giunta a novembre. Quest’anno invece, allo stato attuale, non sembra essere in previsione nonostante le pressioni dei sindacati, ma resta la speranza che possa essere adottata con l’insediamento del nuovo Governo e del nuovo Ministro dell’Istruzione.

Ricordiamo che il divieto in questione non prevede alcuna sanzione, e presumibilmente l’unica conseguenza che potrebbe essere fatta valere, in caso di assunzione da Mad di docenti già inseriti nelle Gps, potrebbe essere la mancata maturazione del punteggio.

Nel frattempo aumentano le richieste di aspiranti che intendono chiedere la cancellazione dalle Gps.

Le ragioni del divieto

Non sono mai state chiare le ragioni sottese al divieto in questione. L’unica possibile motivazione si può rintracciare nell’idea di non voler in un qualche modo penalizzare gli aspiranti supplenti che non sono riusciti ad inserirsi nelle Gps.

In questo modo però si va a penalizzare la situazione di chi, seppur iscritto nelle graduatorie, non è ancora riuscito a conseguire supplenze né dalle Gps né dalle graduatorie d’istituto. Ed è proprio in ciò che risiede il malcontento.

Richiesta cancellazione Gps

Le Gps, ricordiamo, hanno validità biennale, per cui coloro che hanno presentato domanda di inserimento o aggiornamento nell’estate vi permarranno fino al 2024. Sebbene la permanenza sembra poter offrire maggiori opportunità di conseguimento di supplenze, molti docenti lamentano minori possibilità di lavoro.

Coloro infatti che non sono riusciti ad ottenere incarichi dalle Gps e temono di non ottenerne dalle graduatorie d’istituto si sentono bloccati dal divieto di invio Mad. L’alternativa resta dunque o inviare comunque Mad o chiedere la cancellazione dalle predette graduatorie.

L’unica modalità con cui procedere alla seconda opzione consiste nell’invio della richiesta all’ufficio scolastico competente.

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