Branching. L’incontro tra e-learning e adaptive learning
La centralità di chi deve apprendere è sempre più rilevante in un progetto formativo e-learning. Con il branching i percorsi formativi dipendono esclusivamente dalle scelte di chi partecipa al corso.
Oggi chi deve apprendere in un corso online può incontrare una serie di difficoltà che sono caratteristiche della società in cui viviamo: distrazione, stanchezza, mancanza di partecipazione. Non a caso tra i primi requisiti richiesti a una piattaforma e-learning si elencano strumenti di interattività e coinvolgimento. Alcuni li conosciamo già: comunità di pratica, gamification, Wiki-experience, chat e forum sono alcune delle soluzioni che permettono al discente di rendere più personale e interessante il percorso di apprendimento.
Una ulteriore personalizzazione si può avere utilizzando la metodologia del branching che letteralmente significa ramificazione. È qualcosa di già sperimentato in passato, ad esempio nelle storie scritte in modalità ipertesto. Il lettore, a un dato momento, poteva seguire una scelta, o un’altra, e questa scelta modificava lo sviluppo della storia. Più di recente, Netflix ha ospitato una serie di episodi di Minecraft in cui, a un dato momento, lo spettatore deve operare una scelta, tramite tasti del telecomando, che porteranno la storia in una direzione o in un’altra.
Il branching si basa proprio su questo meccanismo.
Cosa è il branching.
Branching in italiano significa diramazione. È un termine usato spesso in informatica e nella teoria dei giochi.
Nel nostro caso, il branching è la possibilità di scegliere, per chi segue un corso e-learning, come proseguirà il corso, senza la guida di un insegnante o di un trainer. Ad esempio, alla fine di una lezione online, una domanda imporrà una scelta da cui deriverà il prossimo step del corso che potrà essere un webinar, una lezione asincrona, l’iscrizione a un gruppo di apprendimento collaborativo o altro ancora.
Vantaggi del branching.
Appare evidente che se è il discente a scegliere la strada abbiamo già raggiunto l’obiettivo di renderlo protagonista. Ma non solo. Lo stiamo inducendo a scegliere, riflettere, comporre il suo percorso. In quest’ottica quindi stiamo anche attuando una strategia di adaptive learning e quindi conformando il percorso di apprendimento agli interessi di chi studia, ma senza utilizzare i feed back e i dati delle attività digitali del discente. Il risultato è qualcosa di estremamente personalizzato, ma anche duttile. Il discente può infatti decidere, in seguito, di esplorare anche le altre aree della piattaforma modificando le risposte alle scelte.
Quando utilizzare il branching nella formazione online.
Adesso che abbiamo scoperto i vantaggi del branching è logico chiedersi in quali casi, in quali corsi, possa essere applicato. Occorre tenere in considerazione prima di tutto gli obiettivi del corso e-learning. Gli obiettivi sono sempre definiti e misurabili. Metterli a fuoco sarà un vantaggio considerevole in molti ambiti del progetto e-learning e possono darci una chiara indicazione su quali strategie di formazione adottare. L’altro argomento da considerare è il target del corso. Per ipotesi se il target fosse Generazione Z e Millennials, sappiamo che l’attitudine di queste categorie è ispirata all’autonomia formativa, all’indipendenza, alla voglia di essere protagonisti. In questo caso il branching potrebbe favorire moltissimo l’efficacia del corso e-learning.
Con quali contenuti attuare il branching in un corso e-learning.
I contenuti per attuare la metodologia del branching in un corso e-learning sono i più vari. Elenchiamone alcuni:
- Storytelling
- Gamification
- Test e sondaggi
Storytelling.
I partecipanti si possono coinvolgere nella didattica attraverso una storia. Nel corso della narrazione al partecipante si porranno delle domande che impongono una scelta o verrà chiesto di risolvere un test. Questo influenzerà il corso della storia e del percorso e-learning. In questo caso occorre disporre di contenuti multimediali perché quanto proposto, appassioni coinvolga e porti l’utente a terminare la storia.
Gamification.
In questo caso è la proposta di un gioco online a realizzare il branching. Il giocatore si troverà davanti a bivi e svolte che influenzeranno il suo percorso e gli esercizi di apprendimento che dovrà svolgere.
Test e sondaggi.
In questa ipotesi, ad esempio durante un webinar, si possono erogare dei test. La percentuale di soluzioni corrette influenzerà il percorso del discente che può essere diretto verso contenuti da “ripassare” o verso nuovi argomenti.
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