L’enigma del nuovo ministro dell’Istruzione
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Nei confronti interni tra i partiti del Centrodestra (o Destra-centro, visto il trionfo elettorale di FdI) in vista della formazione del nuovo governo il ministero dell’Istruzione non è certo tra i più ambiti. E infatti non se ne parla quasi mai nelle cronache politiche dei giornali, che anzi confinano il MI nella serie C dei ministeri, dedicando la loro attenzione a quelli di serie A (Economia, Interni, Esteri, Difesa) e B (Giustizia, Sviluppo economico, Lavoro, Sanità). D’altronde anche nei programmi e nei dibattiti elettorali la scuola non è stata certamente al centro, pur rappresentando indubitabilmente il vero volano dello sviluppo economico, sociale e culturale di un Paese (o Nazione che dir si voglia).
Per il ministero dell’istruzione si parla della nomina di un tecnico (circolano i nomi del sociologo e statistico Luca Ricolfi dell’università di Torino e quello di Andrea Gavosto,