Il nuovo nome dato al ministero, una sorpresa per tutti. Ma cosa si intende per “merito”?
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara (fonte Ansa)
Credo abbia sorpreso un po’ tutti il nuovo nome dato al ministero dell’istruzione, con l’aggiunta “e del merito”.
Questa novità costringe ora le scuole a modificare le carte intestate. Cosa banale, semplice.
Ma non è questa la vera novità.
La quale va compresa anzitutto “nel merito”, cioè nel suo significato, perché non è chiaro che cosa possa significare, sapendo che l’unico atto davvero obbligatorio delle scuole è la valutazione, cioè la valutazione, appunto, secondo merito ed equità.
Cioè il vero atto obbligante tutte le scuole non è garantire la frequenza, ma la valutazione, essendovi sempre la possibilità, da parte delle famiglie, della cosiddetta “istruzione parentale”, la quale però andrà poi valutata dalle scuole pubbliche (statali o paritarie).
Il problema vero, dunque, sta nella comprensione di cosa voglia dire questa parola-chiave, cioè il richiamo esplicito, nella titolazione del ministero, al merito.
Si fa presto, però, a parlare …..